25 giugno 1964 – Cambio denominazione in Società Sportiva Calcio Napoli. LECCE (prima maglia) – ufficiale Un omaggio proprio al Salento, come ha fatto sapere la stessa società. INTER (seconda maglia) – ufficiale Bianco, simbolo di stile ed eleganza, e grigio, colore parte del DNA dell’Inter e della città di Milano, a ricordo dell’alta moda degli anni Settanta e dell’estetica gotica e industriale. Le città metropolitane registrano un crollo diffuso: Bologna scende di 7 posizioni, Milano di 4 passando al 12° posto, Firenze (36° posto) segna un -30 dopo essere stata in zona top 10 per tre anni consecutivi e Roma scende di -24 posizioni piombando al 59° posto. Entrambe le divise presentano dettagli in deep blue navy sostanzialmente sovrapponibili a quelli delle divise home e away dei giocatori di movimento, eccetto per quanto riguarda le calze (che sono prive della doppia cerchiatura sul risvolto) e per il colletto (che è assente ed è sostituito da un orlo in deep blue navy, con quest’ultimo che s’interrompe nella zona dello scollo, nella quale è inserita una vela in costina smacchinata). Uno stile retrò caratterizza la jersey casalinga azzurra: il collo a “V”, ornato da una vela in costina smacchinata in bianco, è dotato di colletto azzurro e bordi bianchi.
I bordi all’altezza delle spalle, invece sono di colore “Blu Armani” e dello stesso colore sono anche gli sponsor e il colletto. Qui maniche, colletto e cucitura sono in blu notte, come anche EA7, Ebay ed MSC. Confermati gli sponsor: l’ormai tradizionale Lete (in rosso), maglia napoli donna MSC e Amazon sulla manica sinistra. Attualmente è possibile acquistare la nuova maglia del Napoli sullo store digitale di Amazon e negli store fisici, così come nei ritiri a Dimaro e Castel di Sangro. Balza subito all’occhio, la presenza sullo sfondo del Vesuvio e dell’intero golfo di Napoli. Il nuovo Logo SSC Napoli sulla maglia è ridimensionato con effetto 3D. Il nuovo lettering SSC Napoli presenta caratteri moderni e dinamici. La terza maglia esprime un desing pulito e ricercato con il nuovo colletto a girocollo con bottone; dettagli in azzurro sulle spalle e sul colletto, oltre che sui fianchi, ma il colore dominante resta il bianco. Dal basket alla serie B di calcio, la qualità del lavoro di Alfredo è attestata dai numerosi premi vinti nel corso degli anni, dalla quantità dei libri pubblicati e dalla coda di pubblico che quotidianamente lo segue in Tv e sui social.
Disponibile in taglie dalla S alla 4XL, non lasciarti sfuggire questa occasione per mostrare il tuo orgoglio per il Napoli in grande stile. Originariamente semplici e funzionali, le maglie si sono evolute nel tempo per diventare sempre più performanti e riconoscibili. Come per tutti gli altri club, nazionali e internazionali, le maglie gara sono l’oggetto del desiderio di ogni appassionato di calcio e nello specifico identificano il club di appartenenza. La stagione successiva, complice una serie di giocatori indisponibili per infortuni e positività al COVID-19 tra dicembre e febbraio, si rivela essere molto complessa per la squadra di Gattuso, che termina quinta, con la Champions a solo un punto di distanza. Non perdere l’occasione di vestire i colori della tua squadra del cuore e di possedere un pezzo di storia del calcio. Ogni maglia da calcio racconta la storia di un club e dei suoi trionfi. Il brano, che accompagnava il tifo azzurro già nell’anno del primo dei due scudetti dell’era Maradona, nel diventare inno ufficiale del club è stato leggermente modificato sia nella parte musicale che nel testo, eliminando i riferimenti ai “ragazzi della curva B” per l’esigenza di rappresentare l’intera tifoseria. Il Napoli ha partecipato a 83 campionati di massima serie, 79 dei quali di Serie A a girone unico.
La partita terminò 2-2 ed entrambe le squadre vennero ammesse al primo torneo di massima serie a girone unico. Negli anni sessanta le giovanili al Torneo di Viareggio arrivarono al terzo posto nel 1968 e persero la finale nel 1969. In quel periodo si formò il mediano Antonio Juliano, 3 maglia napoli divenuto in seguito il giocatore a indossare più a lungo la fascia di capitano del club azzurro e per un periodo il giocatore con più presenze in maglia azzurra tra campionato e coppe (record successivamente superato) e altri due centrocampisti che collezioneranno oltre 150 presenze a testa con la maglia azzurra: Giovanni Improta e Vincenzo Montefusco. Negli anni ottanta il vivaio arrivò terzo per due anni consecutivi nel Torneo di Viareggio nel 1980, 1981 e perse la finale nel 1984, ma fornì alla prima squadra il difensore Ciro Ferrara, il quale vinse tutti gli allori dell’epoca d’oro del club partenopeo, Giuseppe Taglialatela e Antonio Carannante. Il gemellaggio tra Napoli e Kagoshima ha radici storiche risalenti al 1960 ed è simbolo di un’affinità profonda tra due città portuali che, pur geograficamente distanti, condividono elementi distintivi: dai loro golfi ai vulcani imponenti, il Vesuvio per Napoli e il Sakurajima per Kagoshima.