All’Estadio Colón y Alsina, a quel tempo del Racing (chiuso nel 1947 e demolito un anno dopo per fare spazio al Cilindro), c’erano 17 mila persone. Nello stesso anno i Pontello cedettero il pacchetto azionario di maggioranza a Mario Cecchi Gori. Decisivo il rilancio da 10 milioni dei catalani, e soprattutto l’ intervento degli agenti Giuliano Bertolucci e Kia Joorabchian, l’ eminenza grigia del mercato dell’ Inter, uomo di fiducia di Zhang Jindong che però in nerazzurro per ora ricordano per aver portato De Boer, Gabigol (per 33 milioni) e Joao Mario (per 40 milioni). Per il campionato 1973-1974 la panchina venne affidata a Luigi Radice che continuò a puntare sui giovani come Vincenzo Guerini, molti dei quali esordirono in nazionale italiana in questi anni. I premi – Siccome quelli dell’Ecuador pensano di potercela fare, qualcuno ha già ragionato sui milioni da spartire. Le stime – Secondo La Afición, gli organizzatori della Copa100 stimano di ottenere 120-180 milioni di dollari in biglietti e almeno altri 100 tra sponsor e diritti tv, per un totale di 300 milioni. Dopo aver aspettato 18 mesi per debuttare in Liga con il Malaga, adesso Ochoa è tornato. Due pareggi (1-1 all’andata e 0-0 al ritorno) sono sufficienti per garantire agli andalusi la promozione in Liga Adelante.
Non sono mancati insulti. Hernández è fermo a 46. Ah, i 27 anni sono un vantaggio. L’immortale – Javier Hernández ha già abbandonato lo status di stella del Messico, è avanzato ancora, adesso sfiora l’immortalità. Mentre tutto il Messico aspettava di sapere come sarebbe finita la corsa per il titolo tra il Monterrey e il Pachuca, Sánchez è andato via: «Accordi già presi». Gareca è venuto in Italia per convincerlo che il Perù è la sua patria. Quella ai biancoscudati è la sua unica rete in 22 apparizioni complessive tra Coppa Italia e in Serie A, vivendo nel complesso una stagione al di sotto delle attese. Esordisce in Serie A l’11 settembre 2011 in Fiorentina-Bologna 2-0, subentrando nel secondo tempo ad Alessandro Gamberini. Ha vinto per 2 volte il campionato italiano, nel 1955-1956 e nel 1968-1969, giungendo seconda in 5 tornei e terza in 6 (14,44% di piazzamenti nelle prime tre rispetto alle partecipazioni).
Nelle Americhe si conclude la travagliata carriera di Mokone ma inizia una ancora più travagliata vicenda personale. Soprannominato “El Pisha” (locuzione spagnola usata nelle zone di Cadice e Siviglia, analoga a “il tizio” o “il ragazzo”), durante la sua permanenza alla Fiorentina ha assunto il nomignolo di “Gioacchino”. La Fiorentina non ha mai avuto, nel corso della sua storia, una mascotte ufficiale. Il 1º agosto 2002 venne fondata la Fiorentina 1926 Florentia da Leonardo Domenici, allora sindaco di Firenze; la nuova società, che venne iscritta alla Serie C2, venne acquistata da Diego Della Valle e rinominata Florentia Viola. Le squadre più affrontate dai Viola in Serie A sono Juventus, Inter e Roma, ciascuna con 161 incontri. La camiseta – In Perù sono molto preoccupati: Christian Cueva conosce la responsabilità di portare la numero 10 sulle spalle? Cueva raccoglie l’eredità di Farfan, che l’aveva indossata nel 2015. Cueva è detto “Aladdin”, gioca nel Toluca, in Messico, e qualche settimana fa chiesto aiuto su Facebook: «Ho perso il portafoglio, chi mi aiuta riceverà una buona ricompensa». Da quest’anno ricompare sulle maglie, cucito sul petto, sotto la stella, lo stemma della società: un ovale che riporta i colori sociali a sinistra e la bandiera del Comune di Milano sulla destra, con l’acronimo ACM sopra e l’anno della fondazione (1899) sotto.
Real Madrid e adidas hanno presentato la nuova maglia home per la stagione 2023/24. Lo storico club madridista, che quest’anno celebra 121 anni di storia, continua la tradizione della camiseta blanca. Il 6 giugno, ospite del programma televisivo La resistencia, espresse la sua volontà di lasciare l’Atlético Madrid. Atalanta: con il Real Madrid torna Zappacosta, non Cuadrado. E come si può dimostrare che si sbagliano, visto che il Real Madrid è il club di maggior successo al mondo. Con l’arrivo della nuova proprietà dell’italo-americano Commisso, la fornitura è stata affidata a Kappa, le cui proposte hanno visto alcune novità, come la riproposizione di una maglia fasciata di bianco, altre con varie tonalità di viola, oltre che il ritorno per una stagione del pantaloncino bianco. L’annata 1941-1942 fu disputata in pieno conflitto bellico; nonostante un buon inizio, i viola, che inserirono in rosa alcuni esordienti come Augusto Magli, non disputarono un buon campionato, con un girone d’andata negativo, riuscendo comunque a salvarsi grazie al nono posto finale.
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