Le nostre maglie da calcio di alta qualità sono realizzate in 100% filo di poliestere, con una traspirabilità e un’assorbenza ottimali, anche durante allenamenti intensivi. La società non sembra molto convinta, anche per l’età del giocatore, e preferirebbe puntare su un giocatore più giovane. Gli fa eco il direttore generale dell’Udinese, Franco Collavino: “La Dacia Arena è la casa dell’Udinese Calcio, ma è anche la casa dello sport friulano e di questo andiamo molto fieri. Arabo è anche il Paris Saint Germain protagonista questa estate di operazioni di mercato assolutamente impressionanti, arrivando a spendere 225 milioni di euro – sono molto più di 400 miliardi delle vecchie lire- per il cartellino del giovane talento brasiliano Neymar, sottratto proprio al Barcellona. Yukhananov prende Materazzi e ne analizza le doti da killer, freddo calcolatore uguale con tutti nella crudeltà dei suoi interventi a gamba tesa, deciso, incapace di provare rimorsi, facendolo assurgere a creatura angelica, sempre pronto a indicare nel cielo quella madre persa a soli quattordici anni, oppure a ringraziare per le spinte divine sui suoi stacchi di testa, o ancora a vedere come l’unico raggio di sole che squarcia lo stadio al momento del suo goal stia illuminando proprio sua moglie.
Una vetrina per tutto il calcio femminile e una grande occasione di mettersi in mostra per il Tavagnacco, come afferma il presidente Moroso: “Ringraziamo l’Udinese Calcio per l’opportunità data che rappresenta un’occasione di crescita per il calcio femminile nonché il coronamento di una carriera per molte delle nostre giocatrici più esperte: penso al capitano Elisa Camporese, ma anche alle altre ‘colonne’ della squadra Maria Zuliani, Gloria Frizza, Chiara Cecotti”. Per questo, a nome mio e di tutta l’Udinese Calcio, faccio l’in bocca al lupo alle atlete del Tavagnacco e invito tutti gli sportivi alla Dacia Arena per sostenerle in un match dal grande appeal sia per il movimento femminile che per il calcio in generale”. Per la prima volta dal 2016, la nazionale irlandese è scesa in campo in una gara casalinga con un colore diverso dal verde. Il direttore di corsa ha dato il via alla gara degli under 45 , rispettando la tabella di marcia , alle ore 09.00 esatte , il classico circuito vallonato della Bufalotta permette arrivi sia in gruppo che di atleti in fuga . Dopo due ore e ventuno minuti era ancora 1-1 ed era ormai buio. Decisi di andarci, prima ancora di dirmelo.
Vittoria o sconfitta della nostra squadra del cuore contano meno di nulla, le partite non sono più il centro dell’affare, sostituite dagli interessi per organizzare e sfruttare grandi eventi , costruire impianti, vendere prodotti e gadgets, trattare pacchetti di partite e singole gare con imprese televisive, fare affari con sponsor sempre più grandi e potenti, alimentare un moto perpetuo di trasferimenti di calciatori che nasconde un giro ancora più vorticoso di somme ingenti attraverso società di comodo, fondi di investimento, paradisi fiscali, somme che spariscono e ricompaiono altrove: tutto è denaro, potere, mercato, esattamente come nel resto di questo mondo impazzito. Per la coscienza, affinchè ricordi: per la fortezza, affinchè perseveri: per la pietà, affinchè fruttifichi. Preso insieme alla vitamina A, forma una buona combinazione per mantenere e proteggere la pelle. Lo spazio è già stato lasciato, i giocatori sono avvisati: “Ci sarà anche un nuovo sponsor commerciale sulla maglia che per ora non posso rivelare, mancano solo i risultati che i nostri ragazzi vogliono e devono raggiungere” ha detto l’amministratore delegato indicando il punto dove, si spera, l’anno prossimo si vedrà la coccarda tricolore (vedi foto ndr).
Il grande protagonista del pomeriggio è sicuramente Adriano Galliani, che dopo Lotto, nuovo logo della squadra, e Autodromo, vuole anche un quarto elemento sul petto dei biancorossi: la coccarda tricolore per i vincitori della Coppa Italia, che il Monza si giocherà nella doppia sfida con la Viterbese Castrense. Un altro grande vantaggio dei videogame sul calcio è la possibilità di esplorare diverse strategie di gioco. Uno psicologo deve mostrare come la funzione delle emozioni sia fondamentale nel gioco per un percorso di crescita personale. Nella sua testa non doveva essere l’ultima, ma una volta terminato con l’Inter non sarebbe mai andato in un’altra squadra perché “Io se non gioco nell’Inter non gioco da nessuna parte”. Grande l’amore e la devozione di quest’uomo che oggi da commentatore, prova ad essere il più imparziale e tecnico possibile nelle sue telecronache, pur mantenendo ferma la fede verso la sua squadra. Fine serata, momento delle domande, un bambino si avvicina al grande campione chiedendo cosa avesse provato durante la sua ultima partita di campionato. C’Hera una volta Modena che in Comune sapeva cosa fare della sua municipalizzata.