E quel ragazzino che voleva giocare a calcio per le scarpe, la tuta, la borsa non dando importanza alla squadra, adesso è quell’uomo che ringrazia tutti i compagni e allenatore per aver scritto un nuovo record. In mezzo anche il record di imbattibilità (974 minuti), per il “Numero uno dei numeri uno”, come lo definisce il radiocronista Repice. È stata vietata l’introduzione di striscioni, di qualsiasi tipo e dimensione, senza autorizzazione; vietati totalmente fumogeni e petardi (con arresto per gli utilizzatori); introduzione di biglietti nominali; DASPO che può essere anche preventivo (cioè un soggetto potenzialmente pericoloso può essere sottoposto a Daspo a prescindere dal suo comportamento) e molte altre norme repressive. Nella ripresa, incredibilmente, viene salvato per tre volte dal palo (prima su due colpi di testa di Blanchard e Paganini, poi su punizione di Kragl). In pochissime settimane il quotidiano raccolse più di tre miliardi, superando nella gara di solidarietà tutti gli altri quotidiani. Brozovic 6 Geometrie e qualche slalom quando gli spazi sono chiusi, prova a servire i suoi compagni che però – fino al gol di Icardi – sembrano colpiti da inoffensività cronica. Con il Napoli nel secondo tempo abbiamo fatto due gol e anche oggi senza mollare un attimo e abbiamo continuato e, forse, migliorato il gioco ed è questo lo spirito che vorrei avere già all’inizio il prossimo anno.
Nel secondo tempo abbiamo fatto molto meglio, Ljajic e Berenguer, che è stato molto bravo a proporsi nello spazio e con i tempi giusti, hanno trovato quei corridoi che avremmo dovuto cercare anche nel primo tempo ed è per questo che si è visto un calcio diverso e abbiamo fatto due gol nella stessa maniera e creato i presupposti anche per farne altri. Fra il primo e il secondo tempo Ljajic ha messo due-tre palle che avrebbe dovuto metterle anche prima, al di là che dall’altra parte non ho visto bene e, probabilmente la profondità l’attaccava con meno forza Ansaldi, invece, Berenguer l’ha fatto molto bene”. Possiamo dire che questa partita è un po’ il riassunto della stagione: primo tempo insoddisfacente mentre nel secondo è emerso ciò che c’è di buono nel Torino e poi un finale concitato soprattutto da parte della Spal e alla fine per voi tre punti importantissimi diciamo per il morale?
Il merito è di Brenguer che è entrato nel modo giusto e ha fatto si che ciò che avevo pensato si verificasse. Nel girone di ritorno, se si dà uno sguardo in generale, si nota che chi ha le motivazioni della Spal vince come successo oggi, solo il Crotone ha pareggiato ed è per questo che vi dico sempre che nel girone di ritorno le partite vanno valutate in un altro modo. In generale mi piace sottolineare il fatto che io vorrei per il prossimo anno una squadra che abbia un’anima che si percepisse e si è intravisto in queste due ultime partite quello che intendo: che non molla, che si vinca, che lo spogliatoio sia veramente omogeneo, dove tutti sono contenti di stare. Queste cose si sono viste in queste ultime due partite e lei ieri mi aveva detto che capitava che dopo una grande partita con una big la squadra non si ripeteva e oggi volevo proprio verificare se passando da una grandissima del campionato a un avversario di altro livello cosa si faceva. “Sì, come dite voi, ma ce lo diciamo anche noi con i cambi si segue una logica e oggi ho pensato che inserirlo per Ansaldi fosse giusto e il ragazzo ha risposto nel modo che mi aspettavo da lui.
La Opel non faceva eccezione: sebbene la sua penetrazione nel mercato interno non fosse più ai massimi storici già da qualche anno, la percentuale aveva ripreso a salire e alla fine di quell’anno aveva fatto registrare un 17,4% (rispetto al 17% dell’anno prima). Le fosse erano riempite con provviste di ogni genere (grano, miele, frutta secca, pesce sotto sale e vino), ed erano in grado di fornire una piena e completa autonomia in caso di assedio. Una vita vissuta: piena successi, errori, generosità, fallimenti, rinascite. Il 17 marzo 1929 Wilhelm von Opel e suo fratello Friedrich vendettero una quota iniziale dell’80% delle azioni Opel alla holding statunitense General Motors, che nel 1931 completò l’acquisizione. Ma in fondo, la Juventus ha superato anche quest’anno la quota dei 90 punti, battendo forse l’avversario più forte di questi 7 anni e sicuramente il più duro della sua gestione e ha stravinto la Coppa Italia. E’ un ragazzo che ha mentalità e sprint, ma al di là di Berenguer mi è piaciuto Ljajic che per la prima volta non guardava solo Belotti o solo dall’altra parte o anche dove c’era un muro umano dove si deve far passare la palla quasi perfetta e non si è intestardito a farlo.
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