Campo comunale Giuseppe Dettori: utilizzato per atletica, rugby e calcio (in più occasioni ha ospitato le partite casalinghe del Carbonia quando lo stadio Zoboli non era disponibile), è sede del memorial Mirko Masala, magliette calcio bambini poco prezzo meeting a livello regionale e nazionale di atletica leggera. A livello politico e strategico in questo periodo cresce anche l’attenzione nei confronti di questa zona, che diviene cruciale nell’ambito dei complessi equilibri di potere che intercorrono tra i comuni di Vercelli e di Novara, per i quali il fiume è linea di confine. Le società cittadine di pattinaggio ad esempio negli ultimi decenni hanno più volte lanciato campioni affermatisi poi a livello europeo e mondiale. Negli anni il velodromo è stato però sempre meno utilizzato sino a cadere in disuso, anche per via del progressivo deterioramento delle due curve sopraelevate. Varie le società attive negli altri sport, si spazia dalla pallacanestro alla pallavolo, dal rugby alla ginnastica artistica, dall’hockey su pista al tennis, sino all’atletica leggera e al nuoto (con la A.S.D. Forse, però, la società ha fissato un orizzonte più lungo per valutare le fondamenta gettate quest’estate, e questo campionato viene visto più che altro come il primo di un ciclo almeno triennale di una rosa giovane e inesperta, sperando di non compromettere tutto con una retrocessione che sarebbe disastrosa.
C’è un addio al celibato in arrivo e vuoi farti fare la stessa maglietta con tutto il gruppo di amici? A meno che gli amici non lo tradiscano la vedo difficile che lui possa interrompere il suo mandato prima della naturale scadenza del mandato”. Paris Saint-Germain: nel marzo 1996 scontri con gli ultras francesi a Parigi, sui Campi Elisi. E se si parla di calcio giovanile, inevitabilmente l’attenzione di tutti ricade sui genitori dei giovani calciatori spesso tacciati di essere troppo invasivi nei rapporti con le società di calcio. Non vi è certezza su quali siano stati i colori sociali della prima società calcistica di Perugia, la Braccio Fortebraccio. Proprio a guardia delle bocche della Valsesia, distretto di pertinenza novarese, i vercellesi decidono di costruire tra 1185 e 1187 un forte castello intorno alla pieve d’altura di S. Lorenzo, occupando la sommità di un colle che forse già qualche secolo prima aveva visto stabilirsi un insediamento. Nel 1242, per irrobustire ulteriormente il presidio di questa fascia territoriale, il comune di Vercelli stabilisce di fondare un borgo franco – cioè un insediamento di nuova fondazione, privo di gravami feudali e dipendente direttamente dall’autorità comunale – nel quale si dovranno trasferire forzosamente gli abitanti dei piccoli centri della zona.
Città fondata nel 1242 come borgo franco, con dodici isolati rettangolari, riunendo le genti dei villaggi circostanti (Castellazzo, Loceno, Locenello, Mezzano, Rado). Nascono in questo periodo numerosi piccoli centri abitati, la maggior parte dei quali trova collocazione sicura sui primi contrafforti collinari: Loceno, Locenello, Mezzano, Gattinaria, questi sono i loro nomi, oltre all’importante centro di Rado, che invece si sviluppa, con il suo castello, lungo la strada Vercellese, accanto al fiume e al guado per Ghemme. L’Empoli ha centrato tre punti importantissimi (i primi del 2019) in un momento delicato della propria stagione: i toscani hanno giocato in velocità e con rapide triangolazioni e per il Sassuolo, squadra che ama giocare con fraseggi più lenti e perdi più presentatosi al Castellani in versione Mr.Hyde, non c’è stato praticamente scampo. Un punto cruciale, dunque, che anche nei primi secoli del Medioevo non vede venir meno una presenza umana che resta strettamente legata, oltre che alle valenze stradali, alle numerose risorse offerte dall’ambiente circostante. Altre società minori, sia nella città che nelle varie frazioni, militano nei campionati inferiori e in quelli per categorie giovanili. I supporters parmensi, circa 900, colorano il settore con una semplice ma bella coreografia con strisce a scendere dei colori sociali delle due società.
Stefano Musso (a cura di), Tra fabbrica e società – Mondi operai nell’Italia del Novecento, Feltrinelli, 1999, p. Francesco Floris (a cura di), La Grande Enciclopedia della Sardegna – 2° volume (PDF), Sassari, Editoriale La Nuova Sardegna, 2007, pp. Alberto La Marmora, Itinerario dell’isola di Sardegna (PDF), a cura di Maria Grazia Longhi, vol. Giovanni Antonio Sanna, Attraverso il Sulcis in ferrovia (estratto da pubblicazione “Il Sulcis” dell’Ente Regionale di Coltura della Sardegna del maggio 1926), in Le ferrovie del Sulcis – nella Sardegna sud occidentale fra documenti, immagini e racconti, Cortona, Calosci, 2012, lazio maglia 2024 p. Franco Masala – Architettura in Sardegna dall’unità d’Italia alla fine del ‘900 pg. Metà del cestino lo portai alle Fontane per una cena di fine d’anno che con Cate c’eravamo promessa. La Gattinara di oggi nasce a metà Duecento nel quadro di un territorio che fin dall’età romana vede fasi intense di occupazione: all’età imperiale risalgono infatti i resti di insediamenti e aree funerarie emersi tanto presso l’attuale centro abitato, quanto nelle campagne circostanti. A ridosso del Mille la popolazione stanziata in questi insediamenti è impegnata nell’opera di dissodamento e sfruttamento di ampie superfici di terreno, sottratte al bosco e alla brughiera, e verosimilmente nello sfruttamento dei versanti collinari mediante la pratica della viticoltura.