Sono loro nell’immaginario collettivo, il bello e la storia del calcio. Sono poche le squadre di cui si tramanda a memoria la formazione, come fosse uno scioglilingua. Nel mezzo tanti drammi personali, con una data che ancora oggi rimane scolpita nella memoria come la più grande Caporetto nerazzurra, il cinque maggio, che non è solo una poesia di Manzoni. Pelé avrebbe giocato in qualsiasi periodo storico, e se fosse nato oggi sarebbe stato ancora il migliore perché, probabilmente, atleticamente più forte. Maradona è stato un giocatore sublime, straordinario, ma aveva un piede solo, è durato meno di Pelé e non ha vinto tre mondiali. Mondiali 2022 1 cap. Con lui il Brasile ha vinto 3 mondiali (’58, ’62, ’70), e il quarto in Inghilterra nel ’66 gli sfuggì solo perché pensarono bene di azzopparlo prima. Mi sono preso una piccola rivincita nel 1989, con lo ‘scudetto dei record’ vinto dall’Inter di Trapattoni e dei tedeschi, ma è stata una gioia effimera: nella successiva Coppa dei campioni, che alla fine fu vinta dal solito odiato Milan, noi fummo eliminati al primo turno dall’anonima squadra svedese del Malmö e anche lì giù con i magoni. Nonostante si stia parlando di un campione che ha iniziato a giocare alla fine degli anni Cinquanta, fisicamente era un piccolo superman.

view, valley, cliff, hill, sunset, sky, cloud, people, man, guy, sitting Dopo aver iniziato come distributore di giochi, la rivoluzione avviene a cavallo degli anni ottanta e novanta; con Berlusconi infatti resta il legame affettivo, rinsaldato dagli oltre 35 milioni di euro (70 miliardi di lire) che Preziosi investe annualmente in pubblicità sulle TV Mediaset quando mette in atto una massiccia campagna pubblicitaria a livello nazionale sulle televisioni private e locali nascenti. Per mettere in sicurezza la porta, uno dei punti deboli delle due stagioni precedenti, viene ingaggiato il nazionale tedesco Jens Lehmann, il quale tuttavia deluderà, lasciando il Milan nella sessione invernale dopo appena una manciata di presenze. La squalifica per il calcioscommesse lo tenne lontano dalla nazionale per due anni, facendogli saltare il campionato d’Europa 1980, ma appena Rossi finì di scontarla venne immediatamente convocato da Bearzot per il vittorioso campionato del mondo 1982; la chiamata di Pablito creò tuttavia discussioni, in quanto costrinse a lasciare a casa un giocatore come Roberto Pruzzo, capocannoniere del campionato nelle due stagioni precedenti. Inoltre, a termini di regolamento, è l’unico giocatore che può conferire con l’arbitro a gioco fermo.

Coloro che hanno fatto di un gioco un’arte. Qui il gioco si fa duro. Sicuramente la sua idea di gioco era diametralmente opposta a quella che il Mago Herrera praticava nella Grande Inter, ma mi piace immaginare che, quando parlava del concetto di semplicità applicato al gioco del calcio, Cruijff pensasse anche a quella squadra e al suo geniale architetto, Luisito Suarez». Chiedete a qualsiasi tifoso di qualsiasi età, in qualsiasi parte del mondo, di farvi due nomi associati al gioco del calcio, e la risposta sarà sempre la stessa: Pelé e Maradona. 3 maggio 2023 Keane è entrato a far parte dello staff tecnico del Leeds Utd, in Premier League, come assistente di Sam Allardyce. Nella stagione 2008-2009 trova poco spazio in Blaugrana, concludendo l’esperienza in terra catalana con 14 presenze nella Liga, 7 in Coppa del Re e 3 in Champions League, ma contribuendo, pur da comprimario, alla vittoria di uno storico treble. Il presidente Campedelli costruisce una squadra nell’intento di ottenere la salvezza, gestendo il mercato sulla falsariga di quello della stagione precedente, investendo sui giovani.

a shorthair cat with blue eyes 1,75 per 72 kg, baricentro basso, cosce potentissime, uno stacco aereo impressionante, 11,2 secondi sui cento metri, una facilità di dribbling e di cambio di direzione incredibile, giocava indifferentemente col destro e col sinistro. L’azione partiva dai piedi di Picchi, il libero, che consegnava la palla a Suarez il quale, con i suoi precisissimi lanci di sessanta metri, metteva gli attaccanti davanti alla porta. C’è il Grande Torino con Bacigalupo, Ballarin, Maroso, Grezar, Rigamonti, Castigliano, Menti, Loik, Gabetto, Mazzola, Ossola e, poi, c’è la Grande Inter: Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarnieri, Picchi, Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso. Dietro ogni goleador c’è il prezioso contributo di un assist-man. A proposito di scappatelle, c’è un aneddoto che Coach Carlos ama ricordare tra le lacrime di commozione: un giorno, Paulo non si presentò a lezione, a scuola, per prendere parte ad un suo allenamento. 1933-35 fecero parte della vittoriosa compagine azzurra anche l’oriundo Anfilogino Guarisi e il bomber Silvio Piola.