Quali sono le scuole di calcio di divisione I più piccole? I tifosi rossoblu e quelli azzurri sono notoriamente “gemellati” da ben 27 anni. Dal 2019 lo stadio Atleti Azzurri d’Italia, dopo essere divenuto di proprietà dell’Atalanta, cambia denominazione in Gewiss Stadium per via della sponsorizzazione da parte dell’azienda d’impiantistica Gewiss. Del resto i rossoneri la rivincita l’avrebbero ottenuta 6 anni dopo, nel 1988, quando batterono al San Paolo il Napoli festeggiando uno scudetto che fino a pochissime settimane prima sembrava appannaggio degli azzurri. Già nella prima pagina è presente la figurina 00 che raffigura Topolino fare una rovesciata (figurina nota come Topolino Gol). Nella partita contro la Sampdoria, Gigi riesce finalmente a mandare a segno un calcio di rigore (fino ad allora aveva sempre fallito dagli undici metri) e dedica il gol a Cristiana e ai familiari, presenti sugli spalti dello stadio, per poi venire sostituito a causa di un infortunio ed uscire dal campo tra gli applausi.

24 settembre nella partita casalinga contro la Juventus, persa per 1-2, giocando titolare tutta la gara. La prossima partita il Napoli la giocherà a Marassi, la casa del Genoa. La divisa del Palermo calcio 2013-2014, la prima maglia (casa), la seconda (trasferta), la terza maglietta, la divisa del portiere. Il 29 gennaio 1995, poco prima dell’incontro tra Genoa e Milan, Vincenzo Spagnolo, ultras genoano, viene accoltellato a morte: l’episodio indusse i rappresentanti della maggior parte dei principali gruppi ultras italiani a partecipare a un raduno che ha rappresentato un importante tentativo di autoregolamentazione. Lo sviluppo dei gruppi ultras negli anni ’70 coincide con un periodo piuttosto tempestoso della società italiana, toccata a più riprese da episodi di violenza e terrorismo. Negli anni ’90 si sono viste tifoserie ispirate al modello di tifo ultras italiano anche in Irlanda, Scozia, Paesi Bassi e Germania. Se le maglie ufficiali non sono disponibili, al posto della divisa ufficiale pubblichiamo le immagini delle magliette più probabili che circolano su internet. Le figurine speciali non ci furono, e l’immagine della squadra venne divisa in due figurine.

Che sia per una giornata di lavoro o per un’uscita in compagnia, indossare le maglie della divisa della Juventus significa portare con sé un pezzo della storia di questa squadra. Secondo un’indagine condotta e pubblicata annualmente da due società specializzate in sondaggi e ricerche di mercato, la StageUp e la Ipsos, al 2023 la squadra può contare in Italia su un seguito stimato in circa 68 000 tifosi. A quel punto i tifosi liguri cominciarono a cantare “Napoli, Napoli”, entusiasti per la salvezza ormai a portata di mano, e grati ai volutamente immobili difensori partenopei. Un gemellaggio, dunque, nato per caso e, forse, scaturito da un atteggiamento non propriamente sportivo del Napoli. Le cose, tuttavia, non vanno bene per i liguri: nonostante il vantaggio iniziale di Briaschi dopo soli 3 minuti di gioco, nella ripresa il Napoli ribalta il risultato, portandosi sul 2-1 con reti di Criscimanni e Musella. Si narra, allora, che gli azzurri, venuti a sapere del risultato del Milan in Romagna, e quindi consci del fatto che una loro vittoria avrebbe condannato i rossoblu al purgatorio della serie B, “favorirono” il pareggio, a 5 minuti dalla fine, di Faccenda, che staccò in area indisturbato da un calcio d’angolo generosamente offerto dal Napoli.

Successivamente viene revocata la vittoria contro il Ravenna per avere schierato un giocatore squalificato ed assegnando i tre punti a tavolino all’avversaria. Durante il campionato 1939-40 i Grifoni incappano in un errore tecnico arbitrale che annullerà la vittoria contro il Novara, ottenuta grazie a un goal segnato al 33′ da Bertoni. I rossoneri vincono a Cesena, ma ai Grifoni basta comunque un pareggio per conquistare la permanenza in massima serie. Lo sponsor tecnico è il riconfermato Max (per l’azienda lentinese rinnovo di contratto fino al 2021). La maglia, nella sua semplicità, presenta il colore azzurro, ad esclusione del colletto, interamente di color bianco. Con il nuovo tecnico Attilio Da Pieve, ex gloria neroverde degli anni ’70, il Pordenone in campionato si piazzò alle spalle del Tricesimo ma riconquistò l’Eccellenza vincendo per 1-0 la finale play-off contro il San Daniele sul campo neutro di Codroipo. Perde i quarti di finale dei play-off.

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