Cineatra Media - Drone Racing League E ancora oggi a distanza di quasi trent’anni dal suo addio al calcio resta un punto di riferimento e uno splendido uomo-immagine. FALCAO È sempre difficile fare paragoni quando, tra due giocatori o due squadre, ci sono tanti anni di distanza. Premetto di aver avuto la possibilità di ammirare tante volte Pelé, dal vivo e in televisione, ma quel che ho visto fare a Maradona non l’ho visto fare a nessun altro, neanche al brasiliano. Maradona, invece l’ho solo visto giocare, ma tante di quelle volte che non ha segreti. Ma se devo scegliere un solo Dio del calcio dico Diego. Perdemmo infatti, ma solo 1 a 0 e non segnò Diego ma Giordano. Infatti, il coefficiente UEFA che classifica i campionati nazionali europei pone la Liga davanti alla Premier League, alla Bundesliga, alla Serie A e alla Ligue 1. Questa classifica è dovuta alle eccellenti prestazioni dei club spagnoli sulla scena europea, che si tratti di Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid o Siviglia in Champions League o della Real Sociedad in Europa League. Club di stanza nella Murcia, una delle diciassette province spagnole, l’anno scorso è stato promosso dalla Tercera alla Segunda B dopo un’accesissima finale in quel di Ibiza contro il club del Sant’Eulalia: per tutta la stagione La Hoya ha giocato con l’immagine di un broccolo stampato sulla prima maglia bianca e blu, guadagnando per la prima volta nella sua breve storia l’accesso al terzo livello del calcio spagnolo.

Torino 1947-48 Maglia Storica Calcio - Vintage Football Club Oggi collabora per la terza stagione con la sestese calcio occupandosi del settore giovanile. Classe ’77 esordisce in A con il Padova, stagione 1995-1996: cinque gare, una rete al Cagliari (” ho fatto quasi un giro di campo per la gioia!”) e l’ emozione di giocare a San Siro contro il Milan. Un confronto piuttosto breve, di pochi minuti, perché entrai in campo alla fine a risultato ormai acquisito in favore dei brasiliani. Migliore in campo con Gatti perché ha salvato davvero il risultato. Cambiano i tempi e il modo di giocare e non mi stupirei se anche a campioni così luminosi qualche nostro allenatore pignolo richiedesse «compiti di copertura» o di «tenere la posizione» perché «nel calcio d’oggi il fantasista deve anche sacrificarsi… L’allenatore Diego Zanin viene sollevato dall’incarico e al suo posto viene chiamato Stefano Sottili, già vincitore della categoria alla guida del Carpi nel 2010-11. Grazie anche ad un azzeccato mercato di riparazione (con l’innesto di Riccardo Bocalon, dalla Prima Divisione), comincia la risalita dei lagunari, migliori siti maglie calcio che inanellano una striscia di risultati utili consecutivi (sette vittorie e due pareggi) rientrando in piena zona play-off. In quegli anni così difficili per i colori biancocelesti spiccano le doti tecniche di calciatori come Paolo Carosi, Francesco Janich, Nello Governato, Diego Zanetti ed Arrigo Dolso, mentre negli anni settanta, con la chiusura della frontiere, nella Lazio militarono giocatori del calibro di Giorgio Chinaglia, Vincenzo D’Amico, Mario Frustalupi, Renzo Garlaschelli, Luigi Martini, Franco Nanni, Giancarlo Oddi, Sergio Petrelli, Felice Pulici, Luciano Re Cecconi e Giuseppe Wilson, recordman di presenze con la fascia da capitano al braccio, tutti protagonisti della vittoria dello Scudetto del ’74.

«Son contento, son felice. Si è battuto per valori importanti, raccogliendo fondi contro la fame nel mondo e i problemi dei bambini, ha ricoperto cariche che ne hanno evidenziato le qualità umane. Sul Maradona giocatore qualsiasi commento è superfluo; riguardo l’uomo non entro nei problemi di droga che l’hanno e credo continuino ad affliggerlo, ma voglio ricordare che nel rapporto con i compagni Diego era un vero leader, generoso e leale. Anche Diego è stato un grande personaggio, amato dalla gente, ma rispetto a Pelé ha diviso molto di più l’opinione pubblica per alcune sue prese di posizione non sempre condivisibili. E anche sotto il profilo della leadership e della personalità scelgo Pelé, una guida e un esempio riconosciuto da tutti, compagni e avversari. Un esempio positivo per la squadra sotto tutti i punti di vista. L’Europa è a un passo, la squadra lo sa e festeggia forte. La velocità è essenziale, un avanzamento veloce è inarrestabile, anche se la difesa è più forte.

Nel mio piccolo, anche a me ogni tanto chiedono se c’è un altro Falcao o se questo o quel giocatore brasiliano mi somiglia. In precedenza l’arbitro aveva sorvolato su di un fallo in area di Beccatini, giocatore rossoblù. Durante quel Brasile-Argentina che terminò 3 a 1 per noi, Maradona commise un brutto fallo e fu espulso. Luciano Moggi più di una volta durante un’estate mi chiamò per dirmi: «Il piccoletto vuole te». C’Hera una volta una multiutility, sentite bene questa, che si è inventata l’assicurazione sulle perdite d’acqua e obbliga i suoi affezionati clienti a pagarla in anticipo sebbene in comode rate. E gentile anche con gli altri: una volta lo incontrai per caso in un locale a Napoli. Tanto l’equilibrio del campionato come anche la passione del pubblico ma alla fine i veneziani si piazzeranno al terzultimo posto alla pari dell’Avezzano ma con un minor punteggio negli scontri diretti, la retrocessione era nei fatti. Granitico. E superlativo nei secondi trenta minuti del match dove era incontenibile. Ma tra i due Pelé era più completo, aveva una gamma di colpi maggiore: testa, destro, sinistro, acrobazia, scatto, allungo, potenza, non mancava niente.