Certo, a numeri il confronto con la stagione precedente è devastante: nel 2009 il Grifone è arrivato 5° con 68 punti, questanno 9° con 51, fuori dallEuropa League. Nel 2009 fa il suo esordio in prima squadra Lorenzo Insigne che, dopo due anni in prestito, ritorna a Napoli diventando poi anche capitano del team e vincitore di 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana. Il meglio – Naturalmente Di Natale (foto): 28 gol sono il 52,8 per cento del totale della squadra! Il meglio – I gol di Adailton. Paga una difesa fragile (quartultima con 59 gol subìti), la stagione grigia di DAgostino (forse incupito da un mancato trasferimento a una grande in estate), il risveglio tardivo di Pepe, la discontinuità di Sanchez. Si tratta di una tecnica di bilancio che in questi anni ha portato la stagione di bilancio ad estendersi per nove mesi su dodici. Una cosa è certa: non impiccatela per quello scarso impegno contro lInter.
Povera, pallida Viola. A fine andata era solo a 3 punti dalla zona Champions (30 contro i 33 di Napoli e Juve), poi il crollo. Taylor segna il suo primo punto dopo 25’, Punter sbatte contro un 3/14 che il bel Messina di vent’anni fa avrebbe funebremente chiosato “se questo è il nostro miglior giocatore, non andiamo da nessuna parte”, a rimbalzo è una mattanza, al tiro un luna park a luci spente (34% globale, 22% da tre). Il peggio – Due esoneri, tre allenatori (Giampaolo, Baroni, meno di un mese, e Malesani), un solo flop. Daccordo, in Europa con il Bayern è uscita solo per colpa di un arbitro cieco. Se poi aggiungete limpegno in Europa League e mixate il tutto, vi renderete conto che lanno terzo del Genoa in A (il primo nel 2008 finì con 9 posto e 48 punti) non è stato fallimentare. Forse è stato sopravvalutato lorganico a inizio anno, certo nessuno poteva pensare che fino alla 32ma giornata avrebbe avuto appena 4 punti sulla terzultima, in piena bagarre salvezza. Siamo qui, quasi alle due di notte, perché la giornata che ha preceduto questa discussione è stata per voi frenetica e di lavoro e per noi inutile, nel senso che aspettavamo il testo dell’emendamento per poter cominciare la nostra riflessione.
Un avvio atroce (13 partite senza vincere dalla 2a alla 13ma giornata) nel segno di un allenatore velleitario (Ballardini, esonerato il 10 febbraio), poi nelle mani di Reja, onesto traghettatore fuori dallinferno della retrocessione. Per esempio, si parla di «pacchetto sicurezza», si parla di decreto sicurezza, e però nel provvedimento in esame si tagliano in maniera sconsiderata i Fondi destinati alle forze dell’ordine, che proprio oggi hanno inscenato una manifestazione davanti al Parlamento, con – penso – molto imbarazzo non solo da parte della maggioranza, ma anche del Governo, se è vero che poi alcuni interventi correttivi sono stati apportati. Il peggio – I non gol di Zalayeta (solo 4), panterone ormai addomestico. Il peggio – Il rigore di Floccari sul palo nel derby. Nel merito più specifico del lavoro, condividiamo la necessità di una riforma del modello contrattuale finalizzata a legare crescita di produttività e crescita del salario per i lavoratori privati e pubblici; così come condividiamo l’obiettivo della restituzione fiscale ai lavoratori e ai pensionati delle risorse provenienti dalla maggiore crescita e dalle maggiori entrate derivanti dalla lotta all’evasione fiscale e al lavoro irregolare.
È evidente che le alte tariffe di luce, acqua, gas e trasporti pubblici seguiteranno ad alimentare i bilanci in disavanzo dei comuni azionisti proprietari, delle società pubbliche e delle società partecipate, per garantire diseconomie di gestione e clientele politiche locali. Come tutela il potere di acquisto del reddito delle famiglie il Governo Berlusconi? Che poi il rinnovamento, con o senza Gasperini, vada avviato, soprattutto in difesa (61 gol subiti, meglio solo del Siena), è pacifico. Il meglio – Cè? Il meglio – La stagione è finita. Stagione da encefalogramma piatto, pure il vecchio Lucarelli, come le stagioni e il Milan Lab, non è più quello di una volta. Prima di trarre conclusioni però ricordate solo due nomi: Milito e Thiago Motta. Il meglio stava arrivando in coda, con la fiera prestazione con l’Inter (con cui tra l’altro aveva fatto meraviglie all’andata, perdendo solo nel finale 4-3). Troppo tardi. Però l’undicesimo posto con 17 sconfitte (di cui ben 7 al Franchi, ex fortino divenuto terra di conquista) è inaccettabile e il dubbio dunque rimane: Prandelli (foto) a Firenze ha fatto il suo tempo? Una retrocessione mai stata in dubbio. Puntava a salvarsi e così ha fatto, 2 punti sopra la quota fissata ad agosto.