Se si considera che a tali fenomeni illeciti risultano vulnerabili società di calcio che non solo si pongono tra le eccellenze del professionismo nazionale ma che sono anche società quotate nei mercati regolamentati, particolarmente strutturate sul piano organizzativo e dotate di un sistema di governance e di controllo interno nonché solide sul piano finanziario, il quadro assume tinte più ancora più fosche qualora si pensi a quanto possa essere più elevato il livello potenziale di vulnerabilità delle altre e non poche società di calcio del panorama nazionale, professionistico o semiprofessionistico, che dispongono di un capitale sociale più modesto, risorse più limitate e strutture organizzative e di controllo più elementari e come tali maggiormente esposte al ricatto non di semplici tifosi, ma di «gruppi di pressione» organizzati criminali che, se non mafiosi, fanno uso del metodo mafioso. Rimanendo alla parte stilistica, per quanto riguarda la nuova maglia, “Il bianco e il nero si fondono in un’audace interpretazione dal tocco cosmico, con una sottile grafica craterizzata su tutta la superficie che riflette l’inconfondibile paesaggio della superficie lunare” si legge sul sito ufficiale del club.
La prossima sarà la 150ª presenza per Alex Sandro con la maglia della Juventus in tutte le competizioni. PRIMO GIORNO DA JUVENTINO – Primo giorno in bianconero per il nuovo allenatore della Juventus Thiago Motta, sbarcato ieri sera in Italia all’aeroporto di Malpensa e subito catapultato nella sua nuova ‘casa’ torinese. Il resto della stagione seguirà tra alti e bassi, ci sarà l’intermezzo della Coppa Italia contro il Perugia (con mitraglietta di Stellini per il gol rossoverde al Curi) e alla fine dopo aver sofferto forse un po’ troppo arriverà la salvezza, grazie a una doppietta di Artico nella vittoria esterna di Salerno alla penultima giornata. Test fisici e bagno di folla per l’allenatore italo-brasiliano, apparso per la prima volta al J Medical con indosso i colori della Vecchia Signora. TEST FISICI AL J MEDICAL – Thiago Motta è comparso di buon mattino al J Medical per le visite mediche di rito, facendo il suo ingresso nella struttura che si trova nella pancia dell’Allianz Stadium. Ernesto Toma, sindaco di Maglie, ha ricevuto la delega per la firma ufficiale. Simile l’ispirazione di Zeus per l’away kit della Salernitana. Per tutta l’estate, le venti squadre del massimo campionato hanno svelato progressivamente i propri kit: l’home, l’away e il third.
Il campionato di calcio della Serie A italiana è iniziato da sole due settimane ma l’insindacabile giudizio di pubblico e tifosi sembra aver già emesso le prime sentenze: non su giocatori o qualità espresse sul campo della propria squadra del cuore – in realtà sì, il bar sport è sempre aperto 24/7 – ma su argomenti ben più importanti e divisivi quali le scelte estetiche delle divise ufficiali delle venti società della nostra massima serie. Anche quest’anno i designer dei vari sponsor tecnici si sono sbizzarriti, tirando fuori tante scelte molto azzeccate. Esistono inoltre regole sui vari marchi da inserire su magliette, calzettoni e pantaloncini. Il brand italiano ha utilizzato l’azzurro, ricorrente nella storia dei campani, per omaggiare il legame con il mare della città di Salerno. I gialloblu sono passati in estate da Macron a Joma e il brand spagnolo si è presentato con un lavoro classico ma molto elegante, con tanto di dedica allo stadio Bentegodi.
L’aquila tono su tono si staglia elegante, dando alla jersey una dote non indifferente in termini di stile e riconoscibilità. La fantasia scelta dà un senso di eleganza e dinamicità alla jersey che rappresenta al meglio il capoluogo toscano. Particolare la scelta della Juventus, che ha deciso di omaggiare le montagne delle Alpi e i loro colori sulla divisa da trasferta. I gigli di Firenze sono protagonisti sia sulla home che sulla divisa da trasferta dei toscani, prodotta da Kappa. 2014: Tre mesi dopo la sua scomparsa, nell’ottobre del 2014, una prostituta bulgara riferì di aver visto Lars mentre camminava lungo una strada di campagna in direzione di Slănčevo, comune di Aksakovo, nascondendosi dietro dei cespugli al passaggio di ogni auto. L’uomo conobbe il caso di scomparsa tempo dopo, e disse che l’autostoppista somigliava a una versione deturpata di Lars. Subito dopo, la visita alle strutture societarie e all’Allianz Stadium, accompagnato dai massimi dirigenti juventini, a cominciare da Cristiano Giuntoli.