ponta da piedade lighthouse lagos portugal Negli ultimi incontri nelle finali di andata e ritorno, il club gigliato incontrò la Juventus, perdendo nel match d’andata del 2 maggio 1990 per 1-3 con reti di Roberto Galia, Pierluigi Casiraghi e Luigi De Agostini per i bianconeri, di Renato Buso per i viola; nella partita di ritorno del 18 maggio, giocata ad Avellino per la squalifica del sostitutivo di Perugia, le due squadre pareggiarono per 0-0, così il trofeo venne vinto dalla Juventus. La stagione è inoltre ricordata per la tragica scomparsa di Juanito, uno dei simboli del madridismo negli anni ’80: morì il 2 aprile 1992 in un incidente stradale a Calzada de Oropesa, mentre tornava a Mérida dal Bernabéu dove aveva assistito al match di Coppa Uefa contro il Torino. In totale il club spagnolo spese 21 milioni di euro, anche per ingaggiare Ruud van Nistelrooy, Mahamadou Diarra e José Antonio Reyes. Il club prese parte al girone D di Lega Sud e, grazie anche alle 14 reti di Luigi Miconi, si classificò al secondo posto, dopo lo spareggio con la Ternana, con 8 vittorie, compreso un 8-0 al Tivoli, piazzandosi dietro il Liberty Bari che aveva battuto 3-5 i gigliati all’ultima giornata. Dopo un buon inizio di stagione, i gigliati di Feldmann rischiarono di avvicinarsi alla zona retrocessione, riprendendosi nel girone di ritorno grazie a una buona capacità offensiva che portò ad alcune vittorie di larga misura; la squadra terminò il campionato al quarto posto, dietro a Casale, Legnano e La Dominante.

La Fiorentina di Ferrero si classificò al quinto posto, dimostrando una notevole capacità offensiva considerate le 76 reti fatte, 24 delle quali segnate di Galassi, a dispetto delle 57 reti subite, risultando comunque una delle migliori difese del torneo. Nel girone di ritorno la squadra perse concentrazione e si susseguirono vari risultati negativi; il torneo si concluse così all’undicesimo posto. Nel girone di ritorno, a causa degli infortuni e di un generico calo delle prestazioni, i gigliati non furono in grado di recuperare la squadra milanese, che vinse entrambi gli scontri diretti e conquistò lo scudetto con tre giornate di anticipo; i viola si classificarono al secondo posto davanti alla Lazio, a 6 punti dal Milan. In Champions League i merengues affrontano un cammino molto positivo: affiancati nel girone da Lione, Ajax e Dinamo Zagabria, vincono tutte le partite classificandosi al primo posto con dieci punti di vantaggio sui secondi classificati. Giocatore molto muscolare, Mario Suárez è un mediano di rottura dotato di grandi capacità in fase di copertura. Non gioca la finale di Coppa dei Campioni del 1992 vinta contro la Sampdoria dopo i tempi supplementari a causa della squalifica rimediata all’ultima giornata della fase a gironi, contro il Benfica.

Ha esordito in Serie A il 14 marzo 1982, pochi giorni prima del suo 18º compleanno, con la maglia del Como contro l’Ascoli. Il 13 novembre 2015, a 18 anni ancora da compiere, esordisce nella nazionale Under 21 serba, nell’amichevole disputata contro l’Italia, subentrando a Ognjen Ožegović a un quarto d’ora dal fischio finale. Dribbling, 89 assist e 3000 cross in 12 anni di Liga. Fu la dirigenza Pontello a cambiare in maniera netta il simbolo negli anni 80, stilizzando il giglio dentro un cerchio bianco bordato di viola insieme a una sorta di F, iniziale della squadra. Nel 1978-1979 il nuovo presidente cercò di allestire una rosa più competitiva, acquistando vari giocatori come Roberto Galbiati e affidando la squadra a Paolo Carosi; si ebbe inoltre la prima sponsorizzazione tecnica ufficiale della storia viola con il contratto con l’Adidas. La squadra capitolina fu anche protagonista di un percorso degno di nota in Coppa delle Coppe, dove raggiunse la finale eliminando tra le altre squadre anche l’Inter. La Dea ha una rose ampia e i cambi, anche ieri, danno la svolta. Dopo 120 minuti è 5-1 per i merengues con due rigori di Hugo Sánchez, due reti di Santillana e il gol di Gordillo che chiude i conti.

Partita inizialmente prevista per il 16 marzo 1996 e successivamente rinviata a causa dello sciopero dei calciatori proclamato dall’AIC, cfr. Che versione dei Blancos dobbiamo aspettarci al Bernabéu? Dopo lo 0-0 al Calderón, il Real si impone per 1-0 al Bernabéu. Il 1980-1981 fu agrodolce per i madrileni, che riuscirono a raggiungere la finale di Coppa dei Campioni (dopo aver eliminato l’Inter in semifinale con una vittoria per 2-0 e una sconfitta per 0-1), ma furono sconfitti dal Liverpool per 1-0 grazie ad un gol di Kennedy. Questa nuova generazione di campioni prese il nome di Yé-yé. Famosi furono i suoi interventi in scivolata da tergo che facevano impazzire gli avversari. Sul fronte europeo, fece clamore la prima eliminazione del Real Madrid dalla Coppa dei Campioni, per mano dei rivali del Barcellona agli ottavi di finale. Jović debuta con el Real Madrid en partido oficial, su Real Madrid C.F. 17-11-2007 Madrid Spagna 3 – 0 Svezia Qual. 5-9-1998 Limassol Cipro 3 – 2 Spagna Qual.