Dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica venne creata la Nazionale di calcio della Comunità degli Stati Indipendenti che rappresentava l’omonima confederazione di cui l’Azerbaigian fa parte tuttora. Se un giocatore della squadra avversaria era calvo, era oggetto di martirio e derisione (u’ patacchie), così se aveva tratti marcati, era rosso, grasso, esotico, capellone o bruttone; se entrava in campo Tonino il massaggiatore era oggetto di ludibrio per la sua terapia, versava l’acqua santa sulla parte dolorante e il calciatore tornava miracolosamente in piedi. Quest’ultimo diventa il facile bersaglio dei critici italiani, che rimproverano a Bearzot la scelta di un giocatore che è stato a lungo fermo a causa della squalifica per lo scandalo del calcio scommesse. I motori s’erano fermati; l’aria vibrava dei ronzíi dolenti delle pallottole. Il prezzo delle magliette basic parte da 8,60 € per le bianche e da 11,30 € per le colorate. A premiarla il concept forte che c’è dietro la realizzazione e il mix di nero e colore, con una rielaborazione moderna delle divise crociate sulla parte anteriore. Attraverso uno speciale processo di fusione e lavorazione la plastica viene trasformata in un filo raffinato destinato alla creazione del tessuto destinato alla realizzazione di divise e non solo.
E se qualche anno fa la prima maglia del Doria fu riconosciuta da Four Four Two come “la più bella del mondo”, anche con le divise 2018/19 non si scherza. Non per distrazione, ma perché, per cause diverse, alcune divise da gioco prodotte e pronte da essere indossate dai nostri campioni sono invece finite tristemente in fondo a qualche magazzino. Per stampare maglie bianche invece può essere sufficiente un .jpg in quanto il fondo bianco non viene stampato. Un episodio davvero clamoroso è accaduto nel giugno scorso, quando alla vigilia del Campionato d’Europa poi vinto trionfalmente dagli Azzurri di Roberto Mancini battendo in finale ai rigori l’Inghilterra, l’Ucraina è stata costretta a correggere le maglie da gioco. Gli ultimi dieci minuti portano in dote altre due grosse emozioni: prima (36′) Morao beffa il disattento Lazzarini con una conclusione da trenta (e forse più) metri, poi Bodini si viene negato un rigore netto (38′). C’è tempo anche per permettere ad Alessio Bugno (dentro per Vignali) di festeggiare la centesima presenza con la maglia del Lecco: sicuramente un bel traguardo per un giocatore stimato da tutti coloro che amano il bluceleste.
Mancano solo quattro partite, abbiamo un sogno tra le mani e i passaporti pronti: forza Atalanta, torniamo ancora in Europa e poi godiamoci lo strameritato riposo. Però il Superclasico dell’eleganza, quest’anno, lo vincono a mani basse. XX secolo, che vedeva nel calcio «un’espressione di arte» tanto da cimentarsi sul grifone rosso simbolo della squadra, nonché di Nando Martellini, uno dei più noti e autorevoli giornalisti sportivi italiani del Novecento, per una passione maturata durante gli anni universitari trascorsi nel capoluogo umbro; così scrisse Martellini nel 1975, in occasione dello storico approdo dei biancorossi nella massima categoria: «il Perugia in Serie A arriva a modificare persino la mia posizione professionale! A sigillare il legame tra l’Ajax e Marley ci aveva pensato uno dei figli del cantautore, che nel 2018 aveva intonato Three little birds dal vivo all’Amsterdam Arena. L’Ajax aveva deciso di omaggiare Bob Marley ricordando una trasferta a Cardiff nel 2008 quando prima di un’amichevole l’impianto acustico dello stadio diffuse la canzone Three Little birds, da allora diventata una specie di inno non ufficiale del club che la ripropone durante l’intervallo di ogni partita disputata in casa. A protestare era stata proprio Mosca, che aveva effettuato una segnalazione ufficiale alla Union European Football Association.
Già, perché era stata realizzata con quattro colori (nero, azzurro, bianco e giallo), mentre il regolamento prevede che se ne possano utilizzare al massimo tre. Problemi di magliette li ha avuti anche l’Inter, che nella scorsa stagione si era presentata al fischio d’inizio con quattro maglie ufficiali. Le maglie da calcio… Sei un grande tifoso di calcio? I calciatori di nazionalità straniera hanno avuto sempre grande peso nella storia del club e hanno segnato le epoche più vittoriose del Barcellona. I nostri calciatori non prendono niente sotto gamba, involontariamente viene fatto un po’ così, di non dare proprio il massimo massimo perché si pensa che le cose vengano da sole quando giochi con squadre di categoria inferiore. È una delle squadre più antiche e di maggiore tradizione del Brasile. Il calcio è uno degli sport più amati al mondo, e molti appassionati non vogliono perdere nemmeno un minuto delle partite della loro squadra del cuore.
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