Vi siete ai chiesti quanto sia difficile vendere una maglia di calcio? Si tratta di una maglia home made, prodotta in casa dal sotto-brand M908 che però, questa volta, ha fatto un po’ troppa confusione. Avevo fatto un giro inutile: di bivio in bivio ero andato riaccostandomi al Tanaro; bisognava che tornassi di parecchi chilometri e prendessi la valle, che poi dovevo risalire sempre tendendo a un campanile lassú in mezzo ai boschi, da cui passava lo stradone e si vedevano piú oltre le vere colline, le mie. L’esordio in serie A per l’esile Giovanni, poi per tutti Gianni, arriva il 2 giugno del 1959, quando ancora non ha compiuto sedici anni. Abbinale ai pantaloncini da donna personalizzati per curare ancora di più lo stile della squadra. La provincia di cui sopra è quella alessandrina, Gianni nasce lì nel 1943, frequenta l’oratorio dove comincia a tirar calci ad un pallone, quell’oratorio che al tempo rappresentava il focolare a cui si avvicinavano molti virgulti giovincelli nelle ore libere dallo studio, quando non c’era ancora internet o la tv ad allontanarli ed isolarli dal resto del mondo, il parroco è Padre Eligio con cui manterrà ottimi rapporti anche quando diventerà un campione affermato e tra una cassola piemontese ed un Padre Nostro viene notato e comincia a giocare nelle file dell’Alessandria, ed a soli quindici anni (!!) matura il suo esordio e chi ti incontra, vi sfido ad indovinare, si proprio l’Inter, sembra un destino ineluttabile, ma le sfide coi nerazzurri saranno un piatto forte di tutta la sua carriera ed in particolare quelle con il suo rivale di sempre, Sandro Mazzola, con il quale sarà protagonista della famosa staffetta del ’70 introdotta dal CT Ferruccio Valcareggi, che alterna nella posizione di suggeritore i due talenti.

Che lo vogliate chiamare Golden Boy o Abatino per me poco importa, di certo dovete chiamarlo fuoriclasse, autentico dentro e fuori dal rettangolo verde, qui si tratta della storia del Milan signori, e non solo, in piedi c’è Gianni Rivera. In realtà, si tratta di molto dì più di un segno: infatti, i cinque fasci di luce (cinque come le lettere che compongono Il nome Scala) saranno visibili anche da molto lontano, come se tutta la città partecipasse alla festa per l’apertura dei 19 gennaio. Elemento fondamentale negli spettacoli di David Parsons è sempre la luce che con fantasia caratterizza i gesti e le pose atletiche dei danzatori facendone dei quadri indimenticabili. A Milano David Parsons torna in scena con la sua compagnia al Teatro Smeraldo, suo consueto palcoscenico. Su ognuno dei 5 parallelepipedi apparirà una delle lettere che compongono il nome Scala: le altre facciate recheranno alternativamente la scritta Aem e Comune di Milano per Teatro alla Scala e per Teatro degli Arcimboldi.

Sono in programma alcune delle più famose coreografie storiche come Nascimento, The Envelope e Caught, uno straordinario assolo dove il danzatore sembra sospeso in aria per un gioco di luci stroboscopiche. I pantaloncini sono bianchi, ma negli ultimi venti anni sono stati utilizzati spesso di colore azzurro a formare una divisa a tinta unita; nel kit in uso dal 2020 vengono spesso indossati calzoncini di colore blu navy, mentre in passato sono stati usati anche di colore nero o marrone. Immensi – raggiungeranno una altezza di circa 6 km – e saranno visibili da tutta Milano; frutto dì una nuovissima tecnologia, verranno utilizzati, prossimamente, anche a New York. Le colonne di luce provengono da corpi illuminanti “Space Cannon”, forniti di lampade allo Xenon, della potenza di 4000 W ognuna, con un diametro, alla base, di cm 60, e che mantengono un aspetto cilindrico per tutta l’altezza: tali colonne raggiungeranno, come già detto, una altezza di circa 6 km. L’effetto sarà di grande impatto visivo; I fasci di luce bianca, di 60180 cm di diametro, perpendicolari al suolo e non mobili. Dal 1960 si trasferisce al Milan adottato dal padre putativo, quel Nereo Rocco che lo trasformerà nel numero uno che sarà Pallone d’Oro, scandendo con le sue giocate, con i suoi gol, con le sue poesie balistiche vent’anni di calcio italiano e, per nostra fortuna, milanista.

Il periodo di permanenza dell’installazione sarà di quindici giorni, dal 19 gennaio al 2 febbraio, per vari motivi: In questo periodo di tempo, infatti, si assisterà al debutto al Teatro degli Arcimboldi della prima opera (“Traviata”), dei primo concerto della Filarmonica e del primo balletto; nello stesso Intervallo di tempo, inoltre, si esauriranno le repliche di “Traviata”. L’installazione luminosa è stata concepita come segno che unisce il nuovo polo teatrale, nell’area Bicocca della Pirelli, al resto della città: essa segnalerà che agli Arcimboldi è in corso una rappresentazione scaligera. Milano, 14 gennaio 2002 – Il progetto, sponsorizzato da Aem, si propone come una Installazione fatta di altissime colonne di luce che celebrano, con un segno luminoso, l’inaugurazione del Teatro degli Arcimboldi, disegnato da Vittorio Gregotti e sede temporanea della Scala, migliori siti maglie calcio e segnalano a tutta la città l’evento della apertura. Quando canta la Nunziata, – disse Mena affacciandosi sull’uscio, – è segno che il giorno dopo farà bel tempo e potrà andare al lavatoio. Ma sono gli assist il suo cavallo di battaglia, possiamo provare a ricordare quello che fornì ad Altafini contro il Benfica nel ’63 oppure il tacco che suggerì a Pierino Prati la seconda rete contro l’Ajax nel ’69, o quando sempre in quella serata che regalò la seconda Coppa dei Campioni, si diede alla fuga che lo portò davanti al portiere Bals, si allargò troppo sulla sinistra ed allora, con l’illuminazione di un genio, la collocò sulla testa del solito Pierino per il gol del 4 a 1. Ma forse la sua immagine più bella è rappresentata dal giorno della conquista della stella, il decimo tricolore, quando, per l’ultima volta in rossonero riuscì dove le forze dell’ordine fallirono, l’altoparlante invitava ad abbandonare una zona pericolante dello stadio, ad un certo punto uscì dallo spogliatoio armato di microfono, un tifoso arrivato apposta da Reggio Calabria dandogli del lei lo esortò a fare qualcosa per evitare l’ennesima beffa e per non tornare indietro senza successo, la scena fu commovente, seguì una breve raccomandazione e di colpo la massa umana si spostò, facendo cominciare l’incontro e cancellando in un sol colpo i dolori della “fatal Verona” e di Concetto Lo Bello, prima che il tornado del calcioscommesse si abbattesse sul diavolo e tutto ciò che sappiamo.

Per ulteriori informazioni su sito dove comprare maglie da calcio gentilmente visitate il nostro sito.