Lo stesso argomento in dettaglio: Cronistoria del Cagliari Calcio. Lo stesso argomento in dettaglio: Simboli patri italiani. Fabio Sciarra, Alfa Romeo: main sponsor del Mondiale Superbike anche nei prossimi tre anni. L’inizio degli anni cinquanta fu caratterizzato dalle due vittorie al Mondiale di Formula 1. L’Alfa Romeo conquistò infatti le prime due edizioni di questo campionato aggiudicandosi il titolo nelle stagioni 1950 e 1951 grazie, rispettivamente, a Nino Farina a bordo di una 158 (soprannominata “Alfetta” per le dimensioni contenute). La casa del Biscione tornò ufficialmente in Formula 1 nel 1979 con la 177 senza registrare risultati di rilievo. L’Alfa Romeo tornò in Formula 1 negli anni sessanta fornendo ad alcune squadre il propulsore senza però partecipare come costruttore. Il successo nelle gare arrivò però nel 1913 grazie a una versione da competizione della 40-60 HP. Il primo motore Alfa Romeo utilizzato su un aeroplano fu installato nel 1910 su un biplano Santoni-Franchini. Nel 1932 venne fabbricato il primo motore aeronautico totalmente progettato dalla casa del Biscione, il D2, che fu poi montato sul Caproni Ca.101. Il primo modello utilizzato come auto di servizio fu la 1900, che venne soprannominata “Pantera” per via del colore nero prescelto, delle forme aggressive e delle prestazioni scattanti; tale soprannome, negli anni, diventò molto popolare per indicare le auto della Polizia in generale.

Nei primi decenni della sua storia il Varese svolse le proprie attività presso campi da gioco scarsamente attrezzati, siti in differenti quartieri della città: uno dei primi terreni era ubicato presso via Sanvito Silvestro, poi sostituito da un altro nel rione di Casbeno e dopo ancora dal prato della località Bettole (ove successivamente verrà edificato l’ippodromo varesino). Nel 2008 Alfa Romeo sarebbe dovuta essere presente come sponsor sulla KTM di Matteo Graziani al via della Parigi-Dakar, salvo il successivo annullamento della gara. Semifinalisti in Champions, i bavaresi hanno già svelato la nuova prima maglia per la stagione 2024/25: ben tre tonalità diverse di rosso, siti maglie calcio affidabili una prima volta come il codice QR inserito sullo sponsor. Un perno sullo sportello superiore dell’arma funge da punto di rotazione per la leva di alimentazione: il movimento all’indietro dell’otturatore spinge il perno posteriore della leva verso destra, costringendo l’altra estremità a muoversi in direzione opposta agganciando il nastro in un punto più a sinistra del precedente.

Da sinistra a destra, le coccarde nazionali di Italia, Regno Unito e Francia dipinte su alcuni velivoli storici delle rispettive aeronautiche militari. Juventus, sua ex squadra, nel 2011 gli ha dedicato una delle 50 stelle commemorative presenti nella Walk of Fame bianconera allo Juventus Stadium. Nel 505 a.C. a Gela ebbe inizio la tirannide. Quest’ultimo progetto nasce da un concorso nazionale bandito dal Comune di Gela nel 1990 per il recupero di alcuni dei punti focali del centro storico cittadino. Pertanto l’U.S. Viscontea, che si fregia dei colori a scacchi bianco-neri e che è presieduta dal Lattuada stesso, passa all’U.S. Kulspruta (ksp) m/39. Designazione svedese per una copia su licenza della M1919A4 prodotta dalla Carl Gustafs Stads Gevärsfaktori camerata in 6,5 × 55 mm o 8 × 63 mm patron m/32 (dal 1975 in 7,62 mm NATO). Anche questa versione alleggerita si dimostrò comunque troppo pesante e fu sostituita in servizio alla ksp m/58 (copia della FN MAG).

La M1919 ha prestato servizio come arma da fanteria, coassiale, da postazione, da aviazione e antiaerea nelle forze armate di svariate nazioni. M37. Tra la fine degli anni Quaranta e l’inizio degli anni Cinquanta l’esercito statunitense cercava un miglioramento per la M1919 che potesse essere alimentata da entrambi i lati così da essere usata come arma coassiale. Alla fine delle attività della Bagnoli S.p.a., le operazioni si limitano solo alla dismissione e all’abbattimento della maggior parte degli impianti. Successivamente viene acquistato il centrocampista ex-Barcellona Seydou Keita con un contratto valevole fino alla fine della stagione con opzione di rinnovo per un altro anno. La terza divisa della stagione 2011-2012, è caratterizzata da colori poco usuali al club: è composta da maglia dorata, calzoncini e calzettoni blu scuro. Divisa che merita una sottolineatura particolare sia per un discorso meramente estetico che, a conti fatti, per i risultati sportivi a cui viene associata.