Il live stream può rappresentare anche una fonte di entrate aggiuntive per le squadre di calcio e gli organizzatori degli eventi. L’Udinese viene sorteggiata in un duro girone comprendente gli inglesi del Liverpool, gli svizzeri dello Young Boys e i russi dell’Anzhi, conquistando una storica vittoria per 3-2 ad Anfield contro il Liverpool, ma chiudendo il girone all’ultimo posto, uscendo dalla competizione. La squadra viene affidata ad Azeglio Vicini, il quale viene però esonerato all’indomani della sconfitta contro il Napoli, in seguito a delle incomprensioni con il patron Pozzo. Negli ultimi anni, maglie da calcio a poco prezzo il live stream è diventato una delle opzioni preferite per i tifosi che desiderano godersi l’azione dal vivo comodamente da casa propria o in movimento. Il croato viene confermato per la stagione 2019-2020, condizionata dall’interruzione forzata fra marzo e giugno 2020 a causa della pandemia di COVID-19: buona parte delle giornate del girone di ritorno del campionato vengono giocate durante l’estate, con molte partite ravvicinate e disputate a porte chiuse. Nella stagione 2021-2022 i friulani, privati di due fra i più importanti giocatori in rosa (il trequartista Rodrigo De Paul, venduto all’Atletico Madrid, e il portiere Juan Musso, accasatosi all’Atalanta), faticano nella prima parte del campionato: il 6 dicembre 2021 Gotti viene esonerato e sostituito dall’allenatore in seconda, Gabriele Cioffi, terminando il campionato al dodicesimo posto e trovando un nuovo bomber nell’attaccante Beto, che sigla 11 reti.
La squadra non riesce però a mantenere a lungo il primo posto e a marzo de Canio, a causa degli scarsi risultati fin lì conseguiti, viene esonerato e sostituito da Luciano Spalletti. La stagione 2005-2006 è difficile per i friulani: Cosmi viene esonerato a stagione in corso e viene sostituito da Loris Dominissini, a sua volta esonerato e rimpiazzato da Giovanni Galeone. S2 Sport è il tuo nuovo e-commerce di riferimento per la vendita di articoli sportivi online. Terminato il contratto annuale di Stramaccioni, il club sceglie come nuovo allenatore Stefano Colantuono. Nell’estate del 1990 l’Udinese è di nuovo condannata per illecito sportivo: la sanzione consiste in cinque punti di penalizzazione al club e cinque anni di deferimento al presidente Pozzo, accusato di aver contattato Gianmarco Calleri, allora presidente della Lazio, e di aver cercato di convincerlo a far perdere la sua squadra. Nel prosieguo dell’annata i bianconeri raggiungono, come quattro anni prima, le semifinali di Coppa Italia, perdendo però contro la Fiorentina. Il tecnico croato pareggia 3-3 a Benevento, perde 0-4 con l’Inter ma vince 1-0 contro l’Hellas Verona già retrocesso e il Bologna ormai salvo; i friulani raggiungono la salvezza all’ultima giornata e chiudono il campionato al quattordicesimo posto.
La squadra viene affidata a Massimo Oddo, che nel girone di andata porta la squadra al settimo posto in classifica, salvo poi subire un tracollo vertiginoso: dopo undici sconfitte consecutive (record storico negativo per i friulani) Oddo viene esonerato a quattro giornate dal termine del campionato e l’Udinese viene affidata a Igor Tudor. La stagione seguente l’allenatore Delneri viene riconfermato, salvo poi essere esonerato dopo 13 giornate, nelle quali l’Udinese aveva raccolto 12 punti in 12 partite. Così il 28 luglio 1986 subentra a Lamberto Mazza come presidente dell’Udinese, ma la sua avventura in bianconero inizia subito in salita: infatti inizialmente Pozzo doveva essere a capo di una cordata di imprenditori friulani, ma ben presto si accorse di essere stato lasciato solo, e trova inoltre una squadra che è appena stata retrocessa in Serie B dalla giustizia sportiva a causa dello scandalo del Totonero-bis (la pena viene rivista in appello e commutata in nove punti di penalizzazione nella Serie A 1986-1987). Nonostante la penalizzazione e la quasi certa retrocessione, Pozzo va controcorrente e acquista giocatori di spessore, sia per garantire la regolarità del campionato sia per far vedere ai tifosi di avere a cuore le sorti della squadra: arrivano a Udine, tra gli altri, Francesco Graziani e Fulvio Collovati.
Nel luglio del 1986 Giampaolo Pozzo viene a sapere casualmente che la società è in vendita; infatti la moglie Linda, durante un taglio dal parrucchiere, ha sentito la notizia proprio da Dal Cin che era seduto accanto a lei. Per circa un quindicennio alla squadra non riesce l’avanzamento in Serie B nonostante le varie occasioni, in particolare nel campionato 1972-1973, quando il club viene sconfitto 2-0 dal Parma nello spareggio promozione. “Avevo avuto una promessa come allenatore che poi non è stata mantenuta dalla società che ha fatto altre scelte e questo mi ha molto deluso, anzi moltissimo, in quanto per quella proposta in particolare avevo rinunciato alla riconferma alla guida del Sarnano e ci tengo molto a continuare ad allenare. Il club si classifica quattordicesimo in campionato mantenendo nuovamente la categoria; si segnala il pareggio per 0-0 imposto nel girone di andata all’Inter, che poi vincerà lo scudetto. Il campionato 2009-2010 non inizia bene per il club, che il 22 dicembre esonera Marino e lo sostituisce con Gianni De Biasi. In campionato il rendimento segue fasi alterne: il girone di andata si chiude con ben 38 punti, a sole tre lunghezze dalla Juventus capolista, mentre nel girone di ritorno, complici la preparazione anticipata e la stanchezza per gli impegni di coppa, l’Udinese stenta e perde il vantaggio accumulato.
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