Ed ecco quindi Kovacic, giocatore dalle immense qualità tecniche e stilistiche e per il quale ora si vorrebbe fare la guerra a una società che ricordo, sta accontentando in tutto e per tutto un allenatore (scelto grazie a chi teneva il muso a Mazzarri e il quale due risate se le starà facendo di certo) con il quale si sta lavorando egregiamente portando avanti una linea coerente e chiara. Fu completamente rasa al suolo dalle truppe romane nel III secolo a.C. Successivamente le vicende del casale ricostruito dopo questa devastazione, sono insignificanti. Da tempo sto osservando le varie vicende che coinvolgono il nostro calcio e l’Inter. Domenica sarà il tempo del derby di Roma. 2) La squadra. Anche qui dopo tempo per la prima volta ha una fisionomia precisa. Penso che la scuola debba prima di tutto educare. Dopo aver fatto tutto ciò che serve per far stare a casa le persone e invogliarle a seguire le corse dei criceti piuttosto che una partita allo stadio. Sicuramente qualcuno vorrà conoscere la mia opinioni rispetto alle parole di Arrigo Sacchi ultimamente pronunciate che in qualche modo si collegano a tutto ciò.
Guardate il Sassuolo. Si pensava alla vittima sacrificale eppure questo club prevalentemente o totalmente affidato a giocatori italiani interpreta perfettamente ciò che vado dicendo da tempo e cioè che siamo convinti che occorrono stranieri in campo e fuori perché non siamo più capaci a produrre, anche calcio, ma senza spendere una fortuna sia in campo che in panchina questa squadra è uno stupendo esempio da seguire. Eppure la sua prima Inter che non era stata costruita con un mercato faraonico era piena di giocatori ai quali nessuno avrebbe dato una lira (e sicuramente non la valgono) ma che con impegno e buona volontà, avevano espresso qualcosa di buono. Prima di notte, mi dicevo, sono al Belbo. Presi Belbo e gli feci segno verso l’altro versante. Poi quella storia d’andare a giornata non gli andava affatto, a lui ch’era nato padrone, l’aveva detto anche il nonno. Anche Cate dormiva, nella casa in mezzo ai boschi.
Dopo due anni e mezzo di tempo per ambientarsi e capire le proprie potenzialità Kovacic ci lascia. Buffoni, – brontolò mezzo indignato. La classifica, nella parte a ridosso dell’attuale seconda (Accademia), è diventata ancora più corta: a tre punti c’è l’ASR Milano, a cinque il CUS Torino, a sei Parabiago. Restiamo negli anni di Platini e dalla Francia ci spostiamo a Torino, per la maglia della Juventus. Negli anni settanta venne incisa Lo scudetto in Sardegna, un canto sardo a chitarra in italiano cantato da Serafino Murru, nata inizialmente per festeggiare appunto lo Scudetto del 1970, e successivamente considerato un inno del club. In attesa di esprimere un giudizio riguardo l’Inter, Mancini e dirigenti tutti (valutazione che al momento mi vedrebbe abbastanza impietoso nei confronti del mister per scelte che semmai affronteremo in tempi futuri) c’è Kovacic a tenere banco. Alla fine nonostante le minacce ventilate riguardo un ricorso in tribunale per richiedere il pagamento di penali varie, in realtà non è successo niente. Zio Fester in conferenza stampa, dove francamente fa la figura del suo lacchè e gli dà anche ragione, nonostante sia stato lui e la sua banda a sconvolgere le nostre strategie.
Anche le partite di qualificazione al Mondiale sono una sofferenza: gli azzurri sono in un girone facile sulla carta (Lussemburgo, Danimarca, Jugoslavia e Grecia), ma le sorprese non mancano. Allora camminavo tendendo l’orecchio, levando gli occhi agli alberi familiari, fiutando le cose e la terra. Ricordare solo tre giocatori, per quanto di valore indiscutibile, è ingiusto nei confronti di altri campioni che nelle rispettive squadre hanno dato moltissimo e gli esempi sono nella memoria di tutti. In Italia, una delle squadre più iconiche e di successo è senza dubbio il bianconero. Fatto sta che si tratta dell’ennesima storia opaca e stralunata, una delle tante di cui siamo stati testimoni. Dopo aver venduto abbonamenti in posti che poi sono stati eliminati. In estate sono stati acquisiti chili e centimetri. Sono inoltre nd’accordo con chi sostiene che sarebbero stato preferibile cedere loro in prima battuta. La prima è evidentemente riferita al fatto che determinate azioni provocano determinate reazioni. Non sei tu che l’hai fatto. Perché se ti comporti come tale allora non sei di sicuro super-partes. Ma d’altra parte ce la siamo cercata perché i nostri dovevano dare di più. Non capisco se è stata peggiore l’idea di assumerlo da parte di Moratti o quella di di tenerlo da parte di Thohir.
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