Calcio a 5 · Al 38′ l’episodio che poteva cambiare tutto, Sirignano viene tirato giù in area e l’arbitro non ha dubbi a concedere il calcio di rigore. Al 45′ Titone entra in area e viene stretto tra D’Amico e Cipriani, cade a terra e l’arbitro forse troppo generosamente concede il penalty. Luiso fosse stato convalidato forse si sarebbe verificata un’altra impresa… La Cavese arretra il proprio baricentro mentre gli ospiti prendono fiducia e nonostante giochino con un uomo in meno mettono in apprensione la retroguardia aquilotta, al 72′ arriva il gol del pari siglato da Di Deo abile ad entrare in area e trafiggere Pane di destro. Al 16′ risponde il Lanciano con Titone che si invola, entra in area e calcia di poco alto. V. Lanciano: Chiodini(29’Aridità), Vastola, Amenta, Ferraro, Romito, Antonioli, Turchi(68’Zeytulaev), Tama’Si(76’Volpe), Di Gennaro, Sacilotto, Titone. La Cavese parte bene e nel primo quarto d’ora tiene un buon ritmo mettendo subito in difficoltà gli ospiti, dopo 4 minuti il difensore Romito devia versa la propria porta un cross parato da Chiodini sulla linea di porta. Quanto alla posizione degli altri calciatori, gli incolpati, dedotta la pendenza dei reclami avverso le decisioni di rigetto della Commissione Tesseramenti in ordine alla asserita invalidità dei contratti successivamente depositati dai calciatori, hanno eccepito la mancanza di qualunque loro obbligo in attesa della relativa pronuncia, sia perché, a loro dire, le decisioni della Commissione Tesseramenti sarebbero immediatamente esecutive ai soli effetti del tesseramento; sia per la riserva contenuta nel C.U.
Domenica prossima il campionato è fermo ma la Cavese recupera la gara con il Barletta sempre al Simonetta Lamberti, l’ennesima occasione per tenere ancora viva la speranza salvezza. Nel maggio 1931, in occasione del Concorso Ginnico Internazionale Femminile, lo Stadio veneziano di Sant’Elena venne intitolato all’aviatore Pier Luigi Penzo. Nel primo tempo gli aquilotti giocano male e sono gli ospiti a creare i pericoli maggiori, al 25′ Mosciaro si incunea in area e chiama Pane ad un difficile intervento, al 28′ una bella acrobazia di Schetter, la sua rovesciata viene respinta da Pugliesi; al 36′ un errato disimpegno di Sirignano e Cipriani mette solo davanti a Pane Guidone che tarda la conclusione a rete e consente il recupero in extremis di Michele Ciano. Allenatore: Mauro Melotti. Pisa: Pugliesi, Calori, Gimmelli, Raimondi, Anselmi(82′ Stendardo), Obodo, Ilari(61′ Ferreira), Passiglia, Guidone, Favasuli, Mosciaro(88′ Ton). Allenatore: Dino Pagliari. Marcatori: 87′ Guidone. Allenatore: Marco Rossi. Taranto: Bremec, Sosa, Sabatino Di Deo, Coly, Prosperi, Garufo, Giorgino, Guazzo(55′ Girardi), Chiaretti(50′ Antonazzo), Rantier(46′ Sy). La squadra esce dal campo tra i fischi, i tifosi biancoblù sono ormai stanchi dell’ennesimo pareggio e chiedono a gran voce le dimissioni del tecnico Marco Rossi. Ha vestito 49 volte la maglia azzurra segnando 23 reti, che lo pongono al nono posto nella classifica dei migliori marcatori azzurri di sempre, e pur non avendo mai vinto un titolo internazionale è sempre riuscito a spiccare nei campionati mondiali, dove, in due edizioni, ha realizzato nove reti, grazie alle quali è il migliore marcatore italiano ai Mondiali, a pari merito con Paolo Rossi e Roberto Baggio.
Dopo il punto guadagnato a Terni mister Rossi conferma il 352 con Turienzo e Camillo Ciano terminali offensivi vista l’indisponibilità dello squalificato Schetter. Questa volta la dea bendata sembrava sorridere agli aquilotti quando nel primo tempo Pane neutralizzava un rigore calciato dagli ospiti con Di Gennaro mentre a 7 minuti dalla fine della gara l’arbitro assegnava un penalty ai biancoblù calciato con troppa leggerezza da Camillo Ciano e deviato in angolo dal portiere Aridità. Nella ripresa gli aquilotti provano a spingere sull’acceleratore, Schetter cambia fascia e proprio da un sua sgroppata parte il cross per la testa di Ciano, la sfera si infrange sulla traversa. Dionigi corre ai ripari e cambia totalmente l’attacco inserendo Girardi, Sy e Antonazzo, proprio Girardi dopo pochi minuti dal suo ingresso colpisce il palo con Pane battuto. Qualcuno, come il mitico Hakan Sukur, ex tra le altre di Galatasaray, Inter e Torino, si è dissociato, entrando in rotta di collisione con lo stesso Erdogan ed il governo turco e di conseguenza quasi bandito dal sistema di comunicazione. Sono barese, ed ho visto tantissime partite dal settembre 1964 ad oggi.
Nella ripresa gli aquilotti ci credono trascinati da Bernardo, autore oggi di una buona gara, al 30′ in contropiede D’Amico serve Bernardo in area il cui tiro viene deviato all’ultimo momento in angolo da un difensore. Gli aquilotti alla mezz’ora, quasi a sorpresa, si portano in vantaggio cross di Ciano dalla destra sponda di Troise per Cipriani che devia in rete siglando il suo secondo gol in campionato. La Cavese spreca l’ennesima occasione per agganciare il treno salvezza non riuscendo a battere il Lanciano. I primi minuti di gioco vedono gli ospiti più intraprendenti con Chiaretti che da pochi passi calcia alto fallendo una facile occasione da gol. La gara sembra avviata allo zero a zero finale ma al 87′ un errore in difesa di Pagano da il via libera a Guidone che questa volta non fallisce la facile occasione e trafigge Pane per lo 0 a 1 finale. Le regole base sono da applicarsi a tutti i livelli del calcio, anche se sono consentite alcune modifiche alle dimensioni del terreno di gioco, a grandezza, peso e materiale del pallone, alle porte, alla durata dei periodi di gioco e numero delle sostituzioni (per partite tra giocatori con meno di 16 anni, donne, calciatori veterani o portatori di handicap, a patto che vengano rispettati i principi fondamentali del gioco).
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