E proprio la produzione è una delle parti più clamorose di questo film che coinvolge marchi, brand e volti noti, che dà solidità alla sua storia con ambientazioni, abiti, auto e tutto quello che serve a non far sembrare il calcio e il suo mondo una finzione ma una copia perfetta della realtà. Non sarebbero bastate tutte le pallottole di questo mondo per smuoverlo, perché i suoi poteri derivavano da Oberon in persona, che era signore di quei luoghi. Con un unico movimento della mano estrasse il pacchetto di foglie che aveva portato dal mondo degli umani e lo puntò contro il gigante. Si infilò una mano in tasca ed estrasse un pacchettino di carta ripiegata; se lo pose sul palmo, poi, delicatamente, lo aprì. Il detective annuì, collaborativo, si risistemò il talismano in tasca e fece il suo ingresso nella fortezza. Quando gli si fu avvicinato abbastanza studiò il detective con espressione annoiata – o almeno così pareva, a sforzarsi un po’ con l’immaginazione. Continuò a fissarlo con espressione assonnata, come se l’unica cosa che desiderasse fosse di tornare nella sua cabina. Ieri sera le squadre in movimento disegnavano gli arabeschi degli storni in volo e chiunque non fosse privo di sentimenti poteva riconoscerne l’eleganza, l’armonia e sì, anche la grazia.

Hurt gli aveva illustrato il suo piano, spiegandogli anche perché in quel momento non poteva accompagnarlo. Ai suoi occhi la strada, maschile o femminile che fosse, pareva comunque troppo lunga, anche perché fino a quel momento non ne avevano percorso che una minima parte. Pareva addormentato; tuttavia, appena i due gli furono vicini, spalancò gli occhi e iniziò a studiarli con aria bonaria. La strada del re lo intersecava per il largo, e una stretta passerella di legno collegava tra loro le due sponde. La pianura su cui correva il sentiero era tagliata in due da un fiumiciattolo. Hurt. “Ma non senza lasciare il sentiero”. Hurt fece appena in tempo a liberarsi per non finire schiacciato lui stesso, e si piegò su di lui. Che tu sia un dilettante o uno sportivo esperto, c’è qualcosa per tutti! L’organigramma della società si completa con il direttore sportivo Giampaolo Pascucci, il segretario Andrea Sorci e i consiglieri Mauro Villa e Rodolfo Fabbri. Andrea ha pensato al primo “Raduno Nostalgico”. Nella casacca venne tolta la serigrafia centrale e fu introdotta una maglia azzurra con la combinazione di colori bianco e bronzo riprodotta sul colletto (tornato azzurro in questa divisa) e nei bordi delle maniche.

Da notare come, nello specifico degli anni novanta, siano state ciclicamente proposte alcune sperimentazioni cromatiche anche per la seconda casacca aretusea, che in alcune stagioni ha visto il classico bianco sostituito dal verde, colore rappresentativo cittadino nonché di Santa Lucia, e addirittura dal rosso che in alcune partite del campionato 1992-93 (tra cui Siracusa-Palermo, Siracusa-Reggina e Siracusa-Avellino) ha dominato l’intero completo della squadra. Una battuta è stata rivolta da Pozzo senior anche su Antonio Di Natale: “Di Natale ha dato tanto all’Udinese, non esiste nessun problema Totò Di Natale. Ha avuto un infortunio, non riesce ad allenarsi e per ora non gioca. Non è un’invenzione, ci sono 50 testimoni nello spogliatoio, non ci sono problemi con l’allenatore”. Basterebbe questo celeberrimo episodio per spiegare il rapporto strettissimo tra pratica del calcio e difesa dell’identità nazionale nel Paese Basco. Il nostro Paese è in una situazione rischiosa e, almeno a giudicare dal rugby, dove si rischia di più ci si comporta meglio. Sulla finale: Materazzi, che non è il mio eroe neanche un po’, la finale la giocò meglio di Zidane. In montagna sarà meglio restarci.

Little John annuì cupo e lanciò a riva un’asta, invitando Hurt a prenderla al volo. Daniel si trovava già sull’altra riva e berciando invitò Hurt a seguirlo. Subito Daniel si lanciò sul ponte e gli si mise tra le gambe; così sbilanciato, il gigante non poté fare altro che cadere a testa in giù nel ruscello. Era alto almeno quanto un uomo, quanto Hurt cioè; tuttavia il detective sapeva che, a dispetto delle apparenze, era molto più forte del gigante del guado. Il detective era arrivato in vista della fortezza di Dom-Daniel, la roccaforte di Oberon Re delle Fate. Ma il detective si scansò e l’asta cadde a terra, nuove maglie lazio rotolando fino ai suoi piedi. Un uomo imponente stava in piedi su di essa: indossava pesanti abiti di pelliccia e un mezzo elmo vichingo, e nelle mani reggeva una coppia di bastoni. Partì un colpo che centrò Little John in mezzo al petto. Passando per il ponte il detective gettò un’occhiata a Little John, che stava seduto in modo che le acque gli lambissero le natiche.

Di più su personalizza maglia calcio sulla nostra home page.