Un secolo di Calcio Venezia, Nostalgia della giovinezza e di un calcio diverso, Giorgio Tommaseo Panzetta, p. Pochi giorni dopo il declassamento biancorosso, i giornali annunciarono il passaggio di Rossi al Napoli, ma il giocatore negò il fatto e affermò: «Lo spiego a Giorgio Vitali, il direttore sportivo che fa di tutto per convincermi: “No grazie, per me viene prima la vita e poi la professione, il calcio. Nel 2002 pubblicò la sua autobiografia intitolata Ho fatto piangere il Brasile: «L’ho scritto perché i miei tre gol al Brasile, in quel fantastico, indimenticabile tre a due, sono il fiore all’occhiello della mia vita di calciatore. Teneva le fila di tutto l’ambiente, ha fatto in modo che si creasse una grande unione tra di noi. Francesco Zucchini, Sponsor a tutto campo e va in gol il sexy-shop, in l’Unità, 4 agosto 1998, p. 7 novembre ha segnato il suo 190º gol nella carriera di club contro il Sunderland. Debutta con i serbi il 21 luglio seguente, nel match di campionato contro l’Inđija. Il 18 novembre seguente segna il suo primo gol da professionista nella gara di Pohár ČMFS pareggiata 1-1 contro il Příbram. Segna il primo gol il 27 febbraio nel successo sul campo del Venezia.

Nelle prime tre giornate di Primera Division 2022-2023 segna due gol per un totale di 43 reti segnate in 84 partite disputate con l’Almería in due anni. L’unica stagione di Rossi coi grifoni fu fortunata per quanto riguarda le realizzazioni: 13 gol in 28 gare di campionato e una rete in quattro partite di Coppa UEFA. Nella stagione successiva il Brindisi, allenato da Gianni Di Marzio, si classifica terzultimo con 34 punti, a pari merito con Perugia, Reggiana e Reggina; quest’ultima retrocede in Serie C per la peggiore differenza reti. Col Lanerossi retrocesso, Rossi rimase in massima categoria passando al Perugia, in quegli anni rampante “provinciale” in ascesa. 2013-14 – 14º nel girone C della Prima Categoria FVG. 1968-69 – 5º nel girone A della Prima Categoria FVG. Nel girone di ritorno seguì una doppietta al Perugia e un gol alla Juventus nella sfida scudetto, finita 3-2 per i bianconeri. Nel 1972, a sedici anni, passò alla Juventus nonostante in famiglia fossero contrari, come ricordò lo stesso Rossi in un’intervista: «Non è stato facile, ai miei genitori non è che l’idea andasse molto.

Nonostante ciò, il 1º maggio 1974 esordì in prima squadra in un incontro di Coppa Italia a Cesena; non ancora diciottenne, in questa gara Rossi giocò per la prima volta con nomi come Dino Zoff, Claudio Gentile e Franco Causio, con cui poi si sarebbe laureato campione del mondo. Il 16 maggio 2014 ha preso parte al torneo di calcio benefico “Bambini senza confini”, organizzato da don Paolo De Grandi e giocato allo stadio Città di Arezzo per raccogliere fondi da destinare ai bambini palestinesi. E poi lo sport è come l’arte, e Paolo è la Gioconda del nostro calcio». 2021 nella Walk of Fame dello sport italiano. Dopo aver passato una stagione nell’Ambrosiana, altra società pratese, si trasferì alla Cattolica Virtus, a livello giovanile una delle principali società di Firenze, in cui approdò dodicenne. Partito Baldini, la squadra viene affidata a Domenico Caso per la stagione 1998-99, mentre i principali acquisti sono rappresentati dal portiere Roma e dal centrocampista Daniele Franceschini. Nel 2007, insieme ai ciclisti Matteo Tosatto e Filippo Pozzato, all’avvocato Claudio Pasqualin e a Don Backy, ha preso parte alle registrazioni del disco Voci dal cuore, il cui ricavato è stato devoluto al Progetto Conca d’Oro, ONLUS di Bassano, e all’associazione Bambini cardiopatici nel mondo; l’ex attaccante ha cantato la canzone La leva calcistica della classe ’68.

A Vicenza Rossi trovò nel tecnico Giovan Battista Fabbri, per sua stessa ammissione, un secondo padre che gli diede fiducia e lo aiutò a crescere; l’allenatore emiliano segnò una svolta nella carriera di Rossi, grazie anche allo spostamento in campo da ala a centravanti. Rossi al L.R. Vicenza ebbe un ottimo rapporto con l’allenatore Giovan Battista Fabbri, sia dentro che fuori dal campo. Termina il campionato con un ottimo quarto posto, qualificandosi nuovamente per la Champions League, anche se dagli spareggi. Nello stesso anno vinse anche il Pallone d’oro. Inoltre, nello stesso mese, i costi di produzione Iva esclusa avevano raggiunto i 70 cent/litro, segnando un margine negativo per le aziende produttrici di 14 cent/litro. Non è una stagione facile per i veneziani che si piazzano al quindicesimo posto, pur non rischiando mai la retrocessione. La Salernitana concluse ultima in classifica, ma per quella stagione non erano previste retrocessioni, in quanto vi fu in atto una riforma del campionato.

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