In occasione delle eliminatorie per l’europeo del 1968, il 17 dicembre 1967, l’Albania pareggiò per 0-0 a Tirana contro la Germania Ovest, impedendo ai tedeschi di qualificarsi per la fase finale della Coppa d’Europa (prima e unica volta nella storia del calcio tedesco) e favorendo in tal modo la Jugoslavia, poi finalista della competizione. Nel frattempo al “Vito Curlo” va in scena il primo derby stracittadino della storia della città: Fasano-Montalbano, la città contro un suo quartiere frazionale. Nel ritorno, stesso risultato, maglie juventus vintage col quale si decreta l’eliminazione del Fasano nei primi play-off della sua storia. Quando i play-out sembrano ormai certi mister Pettinicchio viene esonerato e sostituito dall’argentino Hector Ortega, rientra in società nel ruolo di vice-presidente Franco D’Amico. Si conferma mister De Fuoco con scarsi risultati. Il mister Geretto conduce la squadra fino ai play-off. Ghirelli deluso vuol lasciare tutto, mentre tocca a Corcelli iscrivere la squadra nel C.N.D. Il Cosenza ripartì da Giusto Lodi, capitano di lungo corso, autentico pilastro della formazione rossoblù, mentre presidente era Mario Guido. Il calciatore classe 1996, cresciuto nel settore giovanile dell’Inter dove era capitano della Primavera, ha disputato 41 partite in Serie C con le maglie di Prato, Padova e nella scorsa stagione Santarcangelo.

La squadra, però delude parecchio, tanto che termina il campionato al sesto posto a pari punti con il Bisceglie, dunque si disputerà uno spareggio per decretare i ripescaggi in Serie C. Quasi un migliaio di fasanesi si mobilitano per raggiungere Potenza, sede scelta per la partita, ma l’esito è negativo (1-0 per il Bisceglie). Il campionato si conclude al primo posto, promozione in Serie D con due giornate d’anticipo ad Altamura e festa al Vito Curlo nell’ultima giornata contro il Bisceglie (più di quattromila gli spettatori). Disputa il girone I del campionato di Serie D, raccoglie 74 punti con il primo posto, che significa ritorno in Serie C a distanza di due stagioni. Per molti commentatori la squadra di Gasperini è la più europea delle Italiane, ma l’ultima partita con il Villareal ha fatto capire che la distanza dalle altre squadre europeee è ancora tanta. Rappresenta i filari delle vigne.

Tutti i modelli sono disponibili dalla taglia 3xs (8 anni) fino alla taglia 3xl, consulta qui la nostra guida taglie per non sbagliare la tua scelta. I tifosi rossoblu e quelli azzurri sono notoriamente “gemellati” da ben 27 anni. Il nome e il numero sulla maglia sono di colore bianco. La terza maglia del Galatasaray è quella più audace: a strisce, con predominanza del rosso, con rosso e grigio scuro e poi polsini sorprendentemente arancioni. Per questo dominarono i colori rosso pompeiano, giallo e verde, e un anello di cipressi e un giardino all’italiana circondarono i campi di gioco. A partire dal 2016, la divisa di casa dell’Azerbaigian è un kit tutto rosso. Dal 1994 al 2003 l’animale viene raffigurato con la bocca chiusa e sovrapposto a un pallone all’interno di un cerchio blu contornato da strisce rosse. Nel 2015-2016, l’anno della promozione in terza serie, il Siracusa sfoggia una atipica maglia azzurra, contornata da sei strisce orizzontali bianche che vanno ad allargarsi man mano che si avvicina all’estremità. Una maglia che ha fatto storia, in questa specifica cornice, è quella indossata da Cruyff e compagni agli Europei del ’76, realizzata da Adidas e caratterizzata dal colletto nero. A causa della guerra civile spagnola e della seconda guerra mondiale, la compagine spagnola fu inattiva dal 1934 al 1950, anno in cui si qualificò al mondiale brasiliano, che concluse al quarto posto.

Con i fondi previsti per il mondiale da svolgersi in casa si decise anche di creare nell’ampliamento del centro tecnico un museo del calcio italiano, su interessamento di Fino Fini ex medico della nazionale A maschile. L’anno dopo si radunò per la prima volta a Coverciano anche la neonata nazionale maschile Under-21. Quella prima volta azzurra a Wembley. Grazie a una squadra rafforzata, il Cagliari riesce a conquistare per la prima volta la promozione in Serie A, classificandosi secondo, dietro il Varese. Nel 1999 assieme al presidente Fabio Ghirelli si affianca lo sponsor Emmezeta (che stava aprendo l’ipermercato a Fasano) e la stagione 1999-2000 l’obiettivo è la serie C1. Non ancora inaugurato, nel maggio del 1958 il Ridolfi stava già adoperandosi per progettare un ampliamento del centro, tanto da raddoppiarne le dimensioni, ma l’idea non ebbe seguito per la sopravvenuta morte del marchese il 31 maggio. Il 3 novembre 2005, il centro tecnico fu nuovamente utilizzato come camera ardente a seguito della morte, avvenuta il giorno prima, dell’ex commissario tecnico Ferruccio Valcareggi. 1974, invece, vi fu la rifinitura degli allenamenti in precedenza svolti nel centro sportivo dell’Inter ad Appiano Gentile.

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