1995 – L’Associazione Calcio Spezia fallisce e durante l’estate viene immediatamente costituito lo Spezia Calcio 1906 che mantiene la categoria. Sicché ci ha passato gran parte del tempo durante le vacanze e ora che torna in America per lavoro (in tournée col Milan, dal 29) approfitterà comunque dei due giorni liberi per fermarsi a giocare ancora un po’. Negli anni seguenti la prima divisa rimase pressoché invariata, con l’unica particolarità dell’incontro con il Lussemburgo disputato a Genova il 31 marzo 1973, valido per le qualificazione a Germania Ovest 1974, quando la maglia azzurra presentò il bordo del collo e delle maniche di colore blu scuro, unica volta in cui venne indossata con questa particolarità. Paneka ha deciso di donare un po’ di colore alle neutre divise che ogni giorno i bambini ricoverati in ospedale si trovano ad indossare. In genere, il fenomeno si verifica la domenica, ma altre feste comandate al pallone possono capitare nel bel mezzo della settimana e senza tener troppo in conto nemmeno Avvento e Quaresima: succede in occasione di appuntamenti europei alle quali non intendiamo mancare mai.
Perché la Sampierdarenese (1899) e l’Andrea Doria (1895) si sono fuse una prima volta nel 1927 fondando la Dominante, che poi nel 1930 è diventata Liguria, nel 1932 è tornata a chiamarsi Sampierdarenese, nel 1937 di nuovo Liguria. L’ha vinto 2-0 l’Atalanta e cinque mesi dopo – nella notte di Pasqua del 1920, era il primo aprile – ecco la fusione: Atalanta e Bergamasca si sono unite, maglie calcio personalizzate l’Atalanta Bergamasca calcio oggi è così nel nome ma è solo l’Atalanta per tutti. E così è nata l’Atalanta nerazzurra di oggi. Sul suo profilo la 23enne di origine serba pubblica foto mozzafiato che ne hanno notevolmente accresciuto il numero totale di follower, oggi giunto a sfiorare quota 4 .000. Infine sul rapporto con i protagonisti delle partite, quindi calciatori, allenatori o presidenti: “negli anni ’80 c’era un rapporto molto più diretto con i calciatori e con gli allenatori, si stava insieme, si poteva andare negli alberghi dove erano in ritiro, si poteva prendere un caffè con loro, ricordo di aver preso un caffè con Diego Armando Maradona, chiacchierando per ben 20 minuti senza filtri, non c’era manager, potevi avere il numero di telefono del calciatore, oggi è più difficile, questo rappresenta un problema per i giovani ed è meno romantico”.
E’ stato presentato l’ultimo libro ‘Radiogol’ Trentacinque anni di calcio minuto per minuto, carriera trascorsa nella squadra di ‘Tutto il calcio minuto per minuto”, la più longeva trasmissione della radio italiana. Trentacinque anni di carriera sempre al massimo, il calcio è cambiato molto negli ultimi anni: “è cambiato tantissimo ma è rimasta la passione, il calcio è un romanzo popolare che si scrive a puntata domenica dopo domenica, il calcio è cambiato ma fondamentalmente rappresenta un grande momento di passione. Il calcio è anche business ed industria ma non deve mai perdere di vista la passione, quindi deve rispettare sempre i tifosi”. I tifosi recitano la parte assegnata nelle tragedie greche al pubblico: spettatori ma anche coro cioè parte attiva dello spettacolo. Ma a nulla è servito: giocatori, mister e tifosi rossoblù sono usciti vittoriosi dalla Sardegna Arena. “Forse non è la più bella ma sono particolarmente legato ad una partita perchè vissuta con orgoglio da italiano, la finale di Manchester tra Milan e Juventus, una finale tutta italiana. Una flebile gioia, interrotta dalla triste notizia della scomparsa di Daniele Atzori, tifoso rossoblù, che a qualche minuto dal fischio finale si è accasciato sugli spalti della curva sud ed è morto poco dopo.
“The lion card” sarà disponibile a partire dalla prima gara casalinga del campionato, ma da oggi è possibile richiederla compilando l’apposito modulo. L’era Cirielli è ricordata come un’epoca felice, contraddistinta non tanto da successi in campionato, quanto dal fatto che il Pordenone divenne in quegli anni società satellite della Juventus, grazie a una scuola calcio riconosciuta a livello nazionale: diversi giocatori del vivaio neroverde approdarono al calcio professionistico, sia con i bianconeri piemontesi (un nome per tutti: il fantasista Gianfranco Zigoni), sia con altri club di prestigio. Quando e come è nata la passione per la radio: “ascoltando la radio, quando avevo 8 anni mi rinchiudevo in stanza, aspettavo l’inizio dei secondi tempi, il mio libro racconta una storia d’amore tra me e la radio complice il calcio”. L’etichetta all’interno del colletto è personalizzata con la scritta in oro “È tornato lo squadron” in riferimento al Bologna degli anni ’30, lo “Squadrone che tremare il mondo fa”.