Quindi, la prima richiesta che faccio è che intanto il maxiemendamento sia rinviato alle Commissioni di merito e non ci si faccia svolgere, dunque, una discussione che rischia di diventare oziosa. Non esiste, infatti, un precedente per cui, come lei ha appena fatto, si possa venire in Aula a ricordare che è stato presentato un maxiemendamento dal Governo, ancora con la finzione della preannunciata fiducia, per cui noi stiamo qui a baloccarci due giorni per discutere su un testo – l’unico che ci è stato fornito, quello licenziato dalle Commissioni di merito – mentre dovremmo svolgere la discussione almeno sul maxiemendamento, che forse lei ha visto, ma che noi non abbiamo ancora visto. Chiedo, inoltre, che sia dato il tempo per presentare i subemendamenti, perché come lei, Presidente, ha appena ricordato, il testo è cambiato, in quanto l’emendamento è sostitutivo del testo giunto in Aula. Immagino che dietro tanto disagio, tanta sofferenza, tanto lambiccarsi, tanta ricerca di pertugi e di appigli regolamentari e procedurali, si nasconda anche un dato politico: le divisioni che serpeggiano, maglia del napoli nuova gli approcci diversi tra le forze politiche che compongono la maggioranza e il timore di imboscate. La riqualificazione della spesa pubblica è un’operazione che va svolta alla luce del sole, indicando in modo chiaro gli obiettivi e rendendo partecipi il Parlamento e i cittadini delle scelte, che devono essere orientate al bene comune.
Così come non vi è criterio e valutazione selettiva nel taglio della spesa corrente dei Ministeri: vi prefiggete di tagliare il 21 per cento nel 2009, il 22 per cento nel 2010 e il 40 per cento nel 2011, dopo i fallimenti del famoso comma 507 della legge finanziaria 2007 di Prodi. Segnalo che, proprio con riferimento ai rilievi contenuti nella suddetta relazione tecnica, il Governo, con lettera pervenuta alla Presidenza in data odierna, ha comunicato che il testo dell’emendamento deve intendersi modificato nel senso di sostituire, all’articolo 84, comma 1-ter, le parole da: «dello stanziamento del fondo speciale» fino alla fine del comma, con le seguenti: «dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 5, comma 4, del decreto-legge 27 maggio 2008, n. Devo ammettere che forse uno degli unici punti su cui il Governo ha le idee chiare in questo decreto-legge è quello dell’energia, su cui però assolutamente non ci troviamo d’accordo. Quanto è successo oggi conferma i motivi di una sacrosanta agitazione, per cui, ormai, forse non ne vale neanche più la pena. ERMINIO ANGELO QUARTIANI. Signor Presidente, credo che ciò cui stiamo assistendo oggi costituisca un grave accadimento per il modo in cui si stanno determinando i rapporti tra il Governo e il Parlamento e tra il Governo e la Camera dei deputati.
Alla Conferenza dei presidenti di gruppo è stato deciso l’ordine dei nostri lavori: discussione generale alle ore 15 della giornata di oggi, con il proseguimento sia nella giornata di oggi che in quella di domani. Vengo al motivo per cui ho fatto il richiamo al nostro Regolamento, in particolare all’articolo 116. Se ricordo bene, se leggo bene questo Regolamento – ne chiedo conferma a lei, Presidente, con l’ausilio degli uffici che sicuramente mi stanno ascoltando -, quando c’è il preannunzio della questione di fiducia su un maxiemendamento la procedura vuole che intanto il maxiemendamento venga presentato e che quindi vi sia una sospensione della seduta per consentire la valutazione di ammissibilità, com’è appena stato ricordato. Per la prima volta, infatti, si ha un emendamento interamente sostitutivo del testo di un decreto-legge che già impropriamente conteneva l’anticipazione di una manovra che si sarebbe dovuta discutere all’interno della sessione di bilancio e avrebbe dovuto avere i tempi consentiti dal Regolamento e dalla Costituzione per quella sessione di discussione così impegnativa per il Paese, per le famiglie, per le imprese e per i cittadini italiani. Avete ascoltato questa mattina il presidente dell’Italia dei Valori Di Pietro che era interessato – lo diceva con convinzione all’onorevole Tremonti – a capire se certi meccanismi fossero effettivamente produttivi, dando prova che, quando non si tratta di provvedimenti che interessano soltanto una persona, ma sono nell’interesse del Paese, siamo qui a collaborare e anche a votare provvedimenti che siano nell’interesse della collettività.
Le operazioni tramite carta di credito sono protette e sono soggette a controllo da parte di GestPay, il servizio di pos virtuale di Banca Sella. Per quanto riguarda un tema molto caro alla nostra gente, la sicurezza, le somme derivanti dalla riduzione di spesa sono state destinate per 200 milioni alle forze dell’ordine, per l’attuazione del pacchetto sicurezza del Ministro Maroni, inclusa l’assunzione del personale in deroga alle limitazioni stabilite. Questo è quanto. A fronte di elementi richiesti dalla Presidenza riguardo al vaglio di ammissibilità, credo a tutela di tutti, la Presidenza ha deciso di aggiornare alle ore 18 la nostra seduta. Il primo vede scorrere i seguenti fatti: la presentazione alla stampa e all’opinione pubblica del Paese del decreto in questione, con l’annuncio dei tempi risicati di discussione ed approvazione in Consiglio dei ministri; in nove minuti e mezzo la manovra economica, che blinda per un triennio il bilancio dello Stato, viene approvata; l’annuncio che questa manovra approvata dal Consiglio dei ministri sarà risolutiva dei problemi italiani; le dichiarazioni fatte in alcune aule di Commissione circa la genialità degli ispiratori, degli estensori, dei protagonisti della nostra politica economica; gli stessi interventi dei relatori nell’ambito della discussione in Commissione, quasi sempre interventi puntuali e circostanziati per illustrare i contenuti del decreto approvato.
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