In finale, posticipata al 24 luglio a causa della pandemia di COVID-19, il PSG sconfigge il Saint-Étienne per 1-0 grazie alla rete di Neymar, conquistando così il trofeo per la tredicesima volta. In seguito alla conclusione anticipata del campionato, a sua volta dovuta allo scoppio della pandemia di COVID-19, il club ha ottenuto il titolo di Campione di Francia a tavolino. Il cammino in Coupe de la Ligue si apre con la vittoria in trasferta contro il Le Mans per 4-1. Nei quarti di finale il PSG elimina il Saint-Étienne con un perentorio 6-1 in casa, per poi sconfiggere agevolmente anche lo Stade Reims in semifinale per 3-0. In finale, posticipata al 31 luglio a causa della pandemia di COVID-19, i parigini hanno la meglio sull’Olympique Lione solamente ai calci di rigore per 6-5 dopo che i tempi supplementari si erano conclusi a reti inviolate, conquistando così il trofeo per la nona volta, la sesta nelle ultime sette stagioni, e realizzando al contempo il quarto treble nazionale (campionato e le due coppe) della storia parigina. Nei sedicesimi i parigini superano di misura il Lorient grazie alla rete di Sarabia per poi, agli ottavi di finale, sconfiggere il Pau per 2-0. Nei quarti il PSG elimina il Digione con un largo 6-1, approdando in semifinale, dove poi annichilisce l’Olympique Lione con un sonoro 5-1 al Groupama Stadium.
Superate agevolmente le eliminatorie la Spagna approda alla fase finale, con Redondo, nuovamente in rosa, impiegata in tutti i cinque incontri e che condivide con le compagne il percorso della sua squadra che chiude al secondo posto, a pari punti (6) con la Germania ma con peggiore differenza reti, il gruppo B nella fase a gironi, dove va a segno con una doppietta alla Norvegia (4-0) e una all’Inghilterra (3-1), superando poi faticosamente la Francia solo ai rigori dopo che ai tempi regolamentari l’incontri si era chiuso con una rete per parte, giungendo alla finale del 27 luglio 2015 allo Stadio Netanya di Netanya persa 3-1 con le avversarie della Svezia. L’11 gennaio 2014 il Barcellona chiude il girone d’andata in testa alla classifica, a pari punti con l’Atlético Madrid e con un bilancio di 16 vittorie, due pareggi (entrambi per 0-0, il primo a Pamplona e il secondo nello scontro diretto a Madrid con i Colchoneros), una sola sconfitta (1-0 a Bilbao), 53 gol fatti e 12 reti subite. Va vicinissimo a due trionfi ma perde entrambi le finali nella Copa America contro il Paraguay e nella Coppa Libertadores contro l’Independiente. L’esordio stagionale dei madrileni avviene, come due anni prima, in Supercoppa UEFA.
In Coppa UEFA, dopo aver battuto l’Hajduk Spalato, i viola incontrarono il Grasshoppers, venendo eliminati anche a causa della sconfitta a tavolino comminata dalla UEFA dopo che alcuni spettatori ferirono un guardalinee nella gara di ritorno giocata a Salerno. Con questi giocatori gli spagnoli tornano presto al successo nella UEFA Champions League, con Jupp Heynckes alla guida tecnica, nel 1997-1998 (vittoria sulla Juventus), e pure nel 1999-2000, terza maglia real madrid 2025 quando al timone c’è Vicente del Bosque (ad essere battuto in finale è il Valencia nel derby spagnolo). A livello coreografico avviene una sostanziale evoluzione: i primi fumogeni fanno la loro comparsa e viene realizzato, nel 1985, il primo bandierone copricurva. In Coppa di Francia il PSG passa in scioltezza il primo turno sconfiggendo per 6-0 il Linas-Montlhéry. L’allenatore Marcelo Bielsa lo adattò a difensore, caratteristica che fu fondamentale per il suo posizionamento. Sei partite giocate, quattordici gol fatti, un solo subito, per di più un autogol. Il Nord produce, il Sud non fa nulla, slogan che produce solo antipatie.Veleni che inquinano ogni processo democratico. Negli ottavi di finale il PSG viene sconfitto in trasferta per 2-1 dai tedeschi del Borussia Dortmund, ma riesce comunque a passare il turno dopo aver vinto 2-0 a Parigi.
Realizza la prima rete il 12 febbraio 2006 ai danni del Banfield, mentre in Coppa Libertadores realizza una doppietta contro il Corinthians di Carlos Tévez, decisiva nel 3-2 finale a favore degli argentini. Uso questa arma dell’ironia per dire che non si può prescindere da questi precedenti che nel metodo e nel merito, quando si analizza una legge in corso di approvazione e si capisce quello che è successo, determinano comunque già un giudizio. Alle Olimpiadi del 1960 il velocista tedesco Armin Hary fu pagato dalla Puma per indossare loro scarpe durante la finale dei 100 metri. Ceduto durante la sessione estiva di calciomercato, ma a stagione in corso. Acquistato durante la sessione estiva di calciomercato, ma a stagione in corso. I frequenti ingressi a partita in corso di Lucas Vázquez, Asensio e, perché no, Morata, possono disegnare un 4-4-2 abbastanza ortodosso, adatto a difendere e a giocare ripartenze in spazi ampi. Siamo il tuo negozio di riferimento per quanto riguarda le maglie da calcio vintage. Dopo aver finito con la leva, Alonso firmò per il Real Madrid, squadra in cui militò nelle successive 13 stagioni – dal 1949 al 1962 – costellate per lui di infortuni.
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