FEDERICO TESTA. Si tratta di una normativa presentata, prima sulla stampa e anche qui in Aula, come un intervento di liberalizzazione e di apertura del mercato, con conseguenti vantaggi per i consumatori. FEDERICO TESTA. Signor Presidente, signor rappresentante del Governo, onorevoli colleghi, concentrerò il mio intervento sul tema dei servizi pubblici locali, previsto nell’articolo 23-bis del testo approvato dalle Commissioni riunite. Lei, signor sottosegretario, sa come me che molti autorevoli commentatori – non li cito, sarebbe troppo lungo l’elenco – hanno avvisato del rischio di una traslazione sui consumi. Concludendo, signor Presidente e sottosegretario, siamo contrari a questo provvedimento sia per il metodo che avete seguito sia per il merito. PRESIDENTE. Constato l’assenza dell’onorevole Libè, iscritto a parlare: s’intende che vi abbia rinunziato. Credo che vi siano poche ragioni che non siano ricomprese nelle peculiari caratteristiche economiche, sociali, ambientali e geomorfologiche del contesto territoriale di riferimento, quindi questa previsione normativa corre il rischio di allargare a dismisura la pratica – ahimè già diffusa – degli affidamenti diretti in house. Credo – e cercherò di dimostrarlo – che la sostanza della norma proposta non corrisponda assolutamente a quanto dichiarato, che gli effetti saranno di ulteriore chiusura del mercato e di limitazione della concorrenza e che tutto ciò avrà pesanti conseguenze sulle famiglie, sui cittadini e sulle imprese, che si troveranno a pagare il conto di questa vera e propria controriforma.
Dobbiamo certamente lottare contro gli effetti negativi della globalizzazione, dobbiamo certamente costruire una nuova governance globale, dobbiamo finalmente avviare le riforme interne necessarie per attrezzarci a farlo, ma la vostra politica non risponde a nessuna di queste necessità (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico). Il Documento di programmazione economico-finanziaria prevede a fine anno un fabbisogno di circa 46 miliardi, contro i 23,5 miliardi registrati fino a giugno. Nel 2012 esordisce in nazionale Lorenzo Insigne, prodotto del vivaio azzurro, fu convocato al mondiale del 2014 e per l’europeo del 2016. Il 4 giugno 2018 scende in campo per la prima volta con la fascia da capitano, nella partita amichevole pareggiata 1-1 contro i Paesi Bassi a Torino, diventando così il primo giocatore a indossare la fascia di capitano della nazionale durante la militanza nel club partenopeo. Per il resto, è già un miracolo che Fernandez non abbia pasticciato nemmeno una volta e che Armero abbia sbagliato solo il gol a tu per tu col portiere. Conclusa l’esperienza di Manchester, Cristiano Ronaldo decide di andare ad incantare con le sue giocate il pubblico della Liga firmando un contratto faraonico col Real Madrid.
Significativi sono anche gli interventi nei settori del lavoro pubblico e privato. Ma, al di là di ciò, si prevede l’affidamento in house purché sia presente il pubblico e si dice che, in qualche modo, questo diritto all’affidamento diretto deriva dal fatto che il privato è stato scelto tramite gara. Durante le nostre esperienze di Governo, sia nel 1996 che nel 2001, che dal 2006 al 2008, siamo stati spesso criticati per l’eccessiva attenzione ai conti pubblici e al controllo della finanza pubblica. Il Ministro Tremonti ha affermato che la Robin Hood tax vale 4 miliardi: vale un po’ di più, perlomeno leggendo i provvedimenti e i documenti che ci sono stati consegnati. Per noi fondamentale in questa fase è rilanciare i consumi interni e tutelare il potere di acquisto delle famiglie, ma in tutto il provvedimento non vi è un intervento che vada in questa direzione e persino la Robin Hood tax rischia di andare nella direzione opposta. Un’altra considerazione riguarda l’applicazione della Robin Hood tax sulle imprese elettriche e sulle altre imprese di un energia che sono quasi tutte aziende pubbliche come l’ENI, l’ACEA, le aziende pubbliche locali: delle due l’una, o stiamo parlando di dividendo oppure di tassazione.
Così, l’ornamento giapponese del mare sullo sfondo rappresenta il collegamento ideale tra le due città, mentre i motivi barocchi della cultura partenopea completano i simboli proposti sulla maglia. Calcio Napoli in una nota, “dai rispettivi golfi fino ai vulcani che ne dominano il paesaggio: il Vesuvio per Napoli e il Sakurajima per Kagoshima. Un rapporto di amicizia che ha portato le due città a dedicarsi a vicenda il nome di due vie: “Napoli-dori – Viale Napoli” a Kagoshima e “Via Kagoshima” a Napoli e che rappresenta il punto di partenza per una celebrazione più ampia del legame culturale tra Napoli e il Giappone, reso ancora più speciale dalla presenza dei numerosi tifosi azzurri sul territorio, che con il loro entusiasmo rendono sempre più forte questo gemellaggio fra città”, spiega ancora la nota. Napoli è un melting pot in perenne fermento. 93 del 2008, che ha abolito l’ICI sulla prima casa e introdotto la detassazione degli straordinari, al fine di sostenere i redditi da lavoro dipendente e di promuove la flessibilità.