L’amministratore delegato rossazzurro, Pietro Lo Monaco, ha sottolineato: “Credo che l’anno scorso, nonostante il record di punti, questa squadra abbia reso meno di quanto ci si aspettasse: per questo, sono certo che i nostri giocatori interpreteranno questa seconda possibilità collettiva come un grande assist per dimostrare il loro valore. – continua l’ad del Calcio Catania – Per noi, il mantenimento della Serie A è basilare. Le conquiste sportive portano benefici economici che, come nel caso del Centro Sportivo, sono destinati ad avere ricadute positive per tutta la città: consolidarci in questa categoria, vincendo il nostro scudetto, servirà ad esempio a renderci più forti in modo da poter pensare allo stadio nuovo con lo stesso slancio che ha caratterizzato la realizzazione di Torre del Grifo Village”. Poi, dal mercato di riparazione arriva Antonio Manicone, oscuro centrocampista non certo nelle grazie degli dei del calcio, una carriera spesa nei campi bollenti del sud tra serie C e B. Con lui, però, la squadra trova un suo equilibrio e, complice anche un comprensibile rilassamento dei rossoneri, partita dopo partita, vittoria dopo vittoria, inizia un improbabile inseguimento alla vetta. Se, però, devo pensare a un giocatore utile nel dare equilibrio al gioco, penso a un’Inter minore e a un calciatore che certo non è stato un fuoriclasse.

L’Inter vinse quella partita 2-1 e io mi innamorai del Chino, negozi maglie calcio l’ultimo esempio di calciatore sudamericano che a quello che Jorge Valdano chiama ‘il calcio metallurgico’ di oggi ha saputo contrapporre la meravigliosa indolenza del talento fine a sé stesso. A questo proposito, nel tuo immaginario sportivo, c’è un calciatore nerazzurro efficace nel ruolo di collante fra i reparti? Pescando in un contenitore immaginario che mescoli il serio e il faceto, ci rivolgiamo a Enrico Frabetti, appassionato di calcio, autore del blog ‘L’Eco del Po’ e cuore diviso fra Inter e Spal. Inter e Spal, future rivali in campionato, per esempio, presentano entrambe una maglia a strisce verticali. N’gog esordì con la sua nuova maglia il 30 luglio, in un’amichevole contro il Villareal e segnò il suo primo gol con la casacca rossa nella successiva partita pre-campionato, contro i Rangers. Chissà cosa deve essere passato per la testa di Gigi Simoni, allenatore di quell’Inter, quando, voltandosi verso la panchina, ha incrociato lo sguardo di un ragazzino uruguagio dai tratti somatici vagamente orientali, di cui Moratti si era invaghito vedendolo segnare un gol incredibile con la maglia del Nacional di Montevideo, dopo aver dribblato l’intera squadra avversaria col pallone incollato al piede sinistro.

Da Lennart Nacka Skoglund, ala sinistra dalla classe sopraffina e dalla vita tormentata che deliziò la San Siro nerazzurra negli anni cinquanta, a Mariolino Corso ‘il Piede sinistro di Dio’, fino ad arrivare a Evaristo Beccalossi, genio talmente discontinuo da essere ricordato più per il bellissimo monologo di Paolo Rossi sui due rigori sbagliati contro lo Slovan Bratislava che per le sue imprese in campo, non c’è generazione di interisti che non abbia vissuto un amore travagliato con uno dei suoi campioni. Dedicata in prevalenza alla figura del musicista di strada, la manifestazione ha assunto, negli ultimi anni, un carattere sempre più itinerante. Non gli affida una grande Inter: non ci sono più Matthäus e gli altri tedeschi, ma sempre dalla Germania arriva un oggetto misterioso, Mathias Sammer, che verrà sbrigativamente rispedito al mittente con l’etichetta di bidone già a novembre (negli anni successivi vincerà un Pallone d’Oro e altri trofei assortiti col Borussia Dortmund, ma questa è un’altra storia che, ahinoi, si ripete ciclicamente). Nel loro albero genealogico, c’è spazio per la discendenza dalla casata degli Obertenghi, dinastia franca legata a Oberto I, marchese di Milano. Il nostro team di assistenza è a disposizione per assisterti durante l’intero processo di ordinazione e ti terrà informato sullo stato di avanzamento del tuo ordine via e-mail.

Poi, a un quarto d’ora dalla fine, il gol di Tatanka Hubner per l’1-0 del Brescia ci faceva ripiombare nel nostro abisso d’angosce: nemmeno con il miglior giocatore al mondo riuscivamo a vincere! Realizza un rigore contro lo Stoke nella stessa manifestazione, subentrando dalla panchina. Dalla capigliatura al look, dallo spazio riservato agli sponsor e ai cartelloni pubblicitari nello sfondo, fino agli scorci di stadio immortalati nelle immagini, ogni dettaglio restituisce un pezzo di quella comunità. Cresciuto calcisticamente prima nelle giovanili del Bucaspor e poi dell’Altınordu, ha esordito da professionista con quest’ultimo club in cui ha collezionato 51 presenze e 11 gol in campionato. In primis, questo articolo va doverosamente aperto con i complimenti al Piacenza, capace di vincere questo campionato con sei giornate d’anticipo. Nel campionato successivo la Salernitana, inizialmente guidata ancora da Di Gennaro, poi sostituito da Gyula Zsengellér concluse al terzo posto. Visti gli scarsi risultati, il 4 novembre 2008 Iachini viene sollevato dall’incarico, e al suo posto viene ingaggiato Domenico Di Carlo.